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L’AGRICOLTURA DELL’UNIONE EUROPEA LA PIÙ “ASSISTITA” DAI FINANZIAMENTI PUBBLICI? UN FALSO MITO, NEGLI USA SI SPENDE 3 VOLTE DI PIÙ: 442 EURO PRO CAPITE SU 151. A DIRLO UNO STUDIO MOMAGRI, MOVIMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELL’AGRICOLTURA

La voce “agricoltura” è la più pesante nel bilancio dell’Unione Europea, supera il 40% del totale. Ma mentre si discute della riforma, di quante risorse distribuire e come nella nuova Politica agricola comunitaria, si scopre che i sussidi per il settore in Usa sono 3 volte più grandi di quelli dell’Eurozona. A dirlo l’indicatore “Sgpa” (Global Support to Agricultural Production) messo a punto dal Momagri, (Movimento per l’organizzazione mondiale dell’agricoltura): in Usa il governo “ha speso” per l’agricoltura 422 euro pro capite (138 miliardi di euro in totale), contro i 151 dell’Unione Europea (76 miliardi di euro) nel 2010.
E il divario è in continua crescita dal 2008. Sull’altro versante dell’Atlantico, per Momagri, le politiche mirano a stimolare e ad assicurare la produzione agricola, dagli agricoltori ai consumatori, in maniera anti-ciclica, cioè prendendo in considerazione l’andamento del mercato. Un’altra caratteristica specifica è l’aiuto alimentare interno (54% dell’Sgpa nel 2010), in genere considerato un sussidio sociale, che di fatto rappresenta un sussidio attivo al settore agricolo ed agro-alimentare americano e viene stimato in oltre 94 miliardi di dollari. Nella riforma in corso - la Agriculture Reform, Food and Jobs Act of 2012 - si sta valutando la possibilità di modificare i meccanismi di protezione del reddito, pur mantenendo la forza di un arsenale di sussidi. Nell’UE il sostegno agli agricoltori prevede principalmente sussidi diretti per il loro standard di vita (64% dell’Sgpa nel 2010): in particolare, questi includono i regimi di pagamento unico, che rispondono del 47% di tutti gli aiuti all’agricoltura versati nel 2010. La logica degli aiuti e’ incentrata sugli agricoltori, ma non e’ collegata ai prezzi di produzione e di mercato. “Così, la politica europea - spiega Momagri - non dispone degli strumenti per reagire con efficienza all’instabilità dei prezzi. E la riforma della Pac post-2013 proposta dalla Commissione Europea peggiora ulteriormente le cose, senza affrontare le difficoltà degli agricoltori europei”. Alla luce di tale studio, il Momagri esorta i leader europei ad includere nella futura Pac dei meccanismi regolatori autentici per stabilizzare i prezzi e i redditi dell’agricoltura, introducendo al contempo una maggiore efficienza nella spesa dell’Unione Europea. “In caso contrario, l’Ue dovrà assumersi una sempre maggiore dipendenza alimentare, con tutte le conseguenze che ne deriveranno a livello sociale, finanziario e politico. Il processo e’ già iniziato, poichè l’Unione Europea ha raddoppiato le importazioni nell’ultimo decennio e sembra importare l’equivalente della produzione di 87 milioni di acri di terreno coltivato, pari alla superficie della Germania”.
Info: www.momagri.org  

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