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L’agricoltura è nata “multientica” oltre 10.000 anni fa, per iniziativa di più gruppi di uomini geneticamente distinti. A dirlo uno studio sul Dna coordinato da Joachim Burger, dell’università tedesca Johannes Gutenberg di Magonza, su “Science”

Il Dna riscrive l’origine dell’agricoltura, che sembra nata “multientica”. La coltivazione dei campi, nella Mezzaluna Fertile, che si estende dal Mar Rosso fino al Golfo Persico, non è stata iniziativa di un unico gruppo di uomini, ma circa 10.000 anni fa è nata dall’attività di più gruppi, geneticamente distinti, dall’aspetto diverso e che parlavano lingue diverse. Lo dimostra su “Science,” la ricerca coordinata da Joachim Burger, dell’università tedesca Johannes Gutenberg di Magonza. I ricercatori hanno analizzato il Dna di quattro pastori di capre che vivevano nelle montagne di Zagros, in quello che oggi è l’Iran. Tra questi vi è un uomo vissuto 9.000 anni fa e altri tre individui vissuti circa 10.000 anni fa, che, come ha dimostrato l’analisi dei loro denti, avevano una dieta ricca di cereali, che sono una firma dell’agricoltura. Lo studio del genoma di questi contadini e pastori neolitici ha mostrato che il loro Dna è simile a quello delle persone che vivono oggi in Afghanistan, Pakistan, e Iran, ma è molto diverso dai quello degli altri agricoltori che vivevano nell’area e da quelli che vivevano sul Mar Egeo. Questo dimostra che la transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori nella Mezzaluna fertile, che si estendeva dal Golfo Persico alla Turchia, fino al nord dell’Iran, è avvenuta per mezzo di più gruppi di popolazioni e non grazie a un solo gruppo. Era noto che le tecniche di coltivazione e addomesticamento degli animali sono nate in tutta la Mezzaluna Fertile, senza un particolare centro ma scoprire che questa regione era popolata da persone geneticamente così diverse è stata una sorpresa. “Abbiamo stimato che questi gruppi si sono separati nel periodo compreso tra 46.000 a 77.000 anni fa”, ha detto il genetista Mark Thomas, della University College London. Il passaggio all’agricoltura ha portato a profondi cambiamenti nella società, dalla maggiore densità della popolazione, a nuove malattie, fino l’ascesa delle antiche civiltà e di come questa pratica sia nata e si è diffusa si discute da più di 100 anni. La rivoluzione agricola, ha osservato Burger “è stata molto complessa ed è stata fatta da persone molto diverse fra loro”.

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