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L’AGRICOLTURA ITALIANA E’ SEMPRE PIU’ “ROSA”: OLTRE IL 30% DELLE IMPRESE AGRICOLE SONO GUIDATE DA UNA DONNA. A DIRLO “DONNE IN CAMPO” DELLA CIA, CHE AVVERTE: “MIGLIORARE LE CONDIZIONI DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE”

L’agricoltura italiana è sempre più “rosa”, con oltre il 30% delle imprese agricole guidate da una donna, ma, nonostante la forte crescita, si riscontrano ancora pesanti difficoltà. Lo sottolinea “Donne in Campo” della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori in occasione dell’8 marzo, festa delle donne. Negli ultimi trent’anni, proprio la crescita dell’impresa femminile ha portato con sé una serie di fenomeni positivi: dai saperi antichi delle donne all’arte dell’accoglienza e della trasformazione dei prodotti, insieme a moltre altre attività che hanno sempre fatto parte della vita quotidiana delle donne rurali, diventando fattori di impresa, utili ad integrare i redditi agricoli. “L’imprenditoria femminile in agricoltura deve, però, essere messa nelle condizioni migliori più opportune per operare con la dovuta efficacia”, avverte “Donne in Campo”, sottolineando “l’esigenza di una nuova strategia nei confronti delle imprese agricole”.

“E’ ormai accertato - prosegue l’associazione - che le imprese a conduzione femminile, prevalentemente piccole e micro-imprese, devono affrontare maggiori difficoltà nel rapporto con il credito. Forme di sostegno al credito e al microcredito sono, quindi, indispensabili per supportare le imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita”.

Secondo “Donne in Campo”, “le imprenditrici agricole, come del resto l’intero comparto, vivono una complessa crisi che sta mettendo a dura prova le capacità operative e gestionali. I costi produttivi, contributivi e burocratici hanno toccato livelli insostenibili, mentre i prezzi praticati sui campi sono in netta discesa. Una situazione pesante che ha provocato un crollo record dei redditi (-25,3%)”. Da qui l’appello affinché si avvii al più presto “un’azione che permetta di uscire dall’attuale preoccupante stasi e valorizzi l’importante e centrale ruolo dell’impresa femminile”.

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