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L’AGRICOLTURA RESPONSABILE, QUELLA CHE “RESISTE” GRAZIE A COLTIVAZIONI PORTATE AVANTI DA CONTADINI MAI DOMI: NE PARLERANNO I “VERTICI” DI SLOW FOOD PETRINI E BURDESE, INSIEME A CONVEGNO CON IL SINDACO LUIGI DE MAGISTRIS A NAPOLI (20 GENNAIO)

Rafforzare i rapporti degli eventi a difesa dei contadini, discutendo con le Comunità del Cibo alle prese con le difficoltà di un’agricoltura responsabile che “resiste” grazie ad un certo tipo di coltivazioni portate avanti da contadini mai domi: è questo il leitmotiv di “Resilienza alimentare con le Comunità del Cibo di Terra Madre”, il convegno promosso da Slow Food a Castel dell’Ovo a Napoli il 20 gennaio, che fa muovere in Campania i “vertici” della chiocciola Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, come annuncia una nota - e che solitamente non presenzia a tutti gli eventi che Slow Food promuove in tutta Italia, quasi da dire, un motivo ci sarà e “se son rose fioriranno” - e Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, coordinato da Luciano Pignataro, giornalista e responsabile regionale Slow Food del progetto Vino, e dove interverrà, tra gli altri, anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha patrocinato l’evento.
In ecologia e biologia, la resilienza, di cui si parlerà al convegno promosso da Slow Food, è la capacità di un ecosistema di mantenere l’omeostasi, ovvero la condizione di equilibrio del sistema, a seguito di un intervento esterno (come quello dell’uomo) che può provocare un deficit ecologico, ovvero l’erosione della consistenza di risorse che il sistema è in grado di produrre rispetto alla capacità di carico.
Info: www.slowfoodcampania.com 

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