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L’AGRICOLTURA SEMPRE PIÙ AL CENTRO DELLE STRATEGIE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: LE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA DELL’AGRICOLTURA PROTAGONISTE DELLA CABINA DI REGIA PER L’ITALIA INTERNAZIONALE, GRAZIE ALL’ASSE BONINO-ZANONATO-DE GIROLAMO

L’Italia guarda ai mercati esteri per salvare i propri settori produttivi, compreso, ovviamente, quello più performante degli ultimi anni, l’agricoltura, che reciterà un ruolo da protagonista nella cabina di regia per l’Italia Internazionale presieduta dal Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino. Grazie alle pressioni del Ministro per la Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, infatti, verranno coinvolte direttamente le organizzazioni di categoria dell’agricoltura a conferma del ruolo fondamentale che l’agroalimentare ha per l’export, il made in Italy e per le straordinarie opportunità che esso può offrire a Expo 2015 - Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.

Un’opportunità per tutto il settore, di cui la De Girolamo rende merito al Ministro Bonino e al Ministro Zanonato, “per la sensibilità che hanno mostrato accogliendo la mia richiesta di inserire le organizzazioni di categoria dell’agricoltura all’interno della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale. Si tratta di un passo fondamentale per promuovere tutto il made in Italy, di cui l’agroalimentare è spesso ambasciatore nel mondo”.

L’apertura della cabina di regia alle associazioni, del resto, risponde ad una richiesta sempre più pressante, rinnovata giusto ieri dal presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Maurizio Gardini che, dall’evento “Agroalimentare, Futuro, Export” organizzato dal gruppo parlamentare del Pd del Senato a Roma, aveva ribadito la richiesta “di un agroalimentare maggiormente rappresentato nella Cabina di regia per l’export, perché l’internazionalizzazione è ormai diventato un obbligo per le imprese agroalimentari che in questi anni sono riuscite ad affermare i primati e le eccellenze del nostro made in Italy in tutto il mondo”. Gardini ha poi evidenziato come “la dimensione e la crescita dell’export agroalimentare del Paese siano ancora troppo contenute rispetto alle altre realtà europee e che occorra pertanto affrontare con nuovi strumenti le problematiche legate alla frammentazione della struttura produttiva, alla dispersione delle attività promozionali e alla necessità di sinergie tra soggetti pubblici e privati”. Tra le priorità indicate dalle organizzazioni agricole e cooperative riunite nella sigla Agrinsieme, “il rafforzamento della tutela dei nostri marchi, un’azione di coordinamento per il superamento delle barriere tariffarie, la messa a punto di idonei strumenti di sostegno alle attività di internazionalizzazione che possano contare su risorse adeguate”.

Soddisfatta del risultato raggiunto la Coldiretti, che sottolinea, per bocca del presidente Sergio Marini, come “con le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani che nel 2013 faranno segnare il record storico di 34 miliardi, con crescita del 7%, è importante la decisione di coinvolgere nel lavoro della Cabina di Regia per l’Italia internazionale le organizzazioni di categoria dell’agricoltura. La cabina di regia - continua Marini - sarà l’occasione per aggiornare il paradigma dell’internazionalizzazione come avevamo chiesto nella nostra assemblea al Palalottomatica. Da anni si parla di internazionalizzare le imprese facendo massa critica ma se il modello di sviluppo vincente è quello di portare le diversità e le unicità che caratterizzano il nostro Made in Italy nel mondo allora è evidente che dobbiamo sostituire per prima cosa il termine di massa critica con quello di rete di imprese e quello di piattaforma logistica con quello di piattaforma leggera, dalla Simest all’Ice, dalle Camere di Commercio alle Ambasciate dovranno adeguare le proprie funzioni per accompagnare - conclude Marini - l’Italia verso questa efficace forma di internazionalizzazione”.

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