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L’AGRITURISMO DI PASQUA CONTA SEMPRE PIÙ SUL “LAST MINUTE”. AGRITURIST(CONFAGRICOLTURA): “PREOCCUPAZIONI SUL RITARDO DELLE PRENOTAZIONI, LA BREVE DURATA DEI SOGGIORNI E LA DIMINUZIONE DEGLI STRANIERI”

A Pasqua l’agriturismo ha sempre registrato buoni risultati di presenze: l’arrivo della primavera premia il contatto più stretto con la natura e la tradizione gastronomica della Festività invita alla scoperta delle specialità tipiche della cucina regionale. Ma sulla Pasqua 2009 pesa l’incertezza delle scelte delle famiglie, più o meno coinvolte nelle sofferenze del portafoglio, attuali o temute per l’immediato futuro, come conferma un sondaggio di Agriturist (Confagricoltura) rivolto ad un campione di 250 operatori del settore agrituristico.
Secondo il 60%, sullo stesso periodo pre-pasquale 2008, quest’anno le prenotazioni sono meno numerose (soltanto il 9% afferma che la domanda è più favorevole). A questo si aggiunga la constatazione di oltre metà degli operatori, secondo cui la durata dei soggiorni tende ulteriormente a scendere (solo nel 22% dei casi la permanenza degli ospiti supera i tre giorni). Questa tendenza si spiega anche con la diminuzione dei visitatori stranieri (lamentata dal 46% degli intervistati) che generalmente, dovendo investire di più sul viaggio di trasferimento, si fermano più a lungo (da 4 a 7 giorni). Sta di fatto che, dei 190.000 posti letto dell’agriturismo, ne è ancora disponibile il 53%.
Risultati dunque incerti, tenendo anche conto del fatto che la Pasqua 2009 cade a metà aprile, in una stagione decisamente più rassicurante sotto il profilo meteorologico, sulla Pasqua del 2008, a fine marzo. Tanto più che il 35% degli agriturismi dichiara di avere investito in promozione più del 2008, ottenendo, nel 41% dei casi, un maggior numero di consultazioni del proprio sito internet. Le statistiche del portale internet di Agriturist, www.agriturist.it, confermano che nell’ultima settimana si è registrato un rapido incremento delle consultazioni, nell’ordine del 20% sulle settimane precedenti. Le regioni più richieste sono Toscana, Lombardia, Sicilia e Sardegna.
Si direbbe che i potenziali ospiti si informino assiduamente, ma abbiano poi difficoltà a trovare una buona soluzione qualità-prezzo, evidentemente preoccupati soprattutto di contenere le spese. Può darsi che la soluzione arriverà “all’ultimo minuto” dando una svolta positiva all’agriturismo di Pasqua, magari con l’incoraggiamento delle offerte “last minute” che ormai sono entrate nella consuetudine anche delle aziende agricole.

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