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L’AGROALIMENTARE ITALIANO VUOLE FARE SISTEMA ... MA SI DIVIDE ANCHE SULLA “DIETA MEDITERRANEA”. PAOLO BARILLA INVITA A“ MANGIARE PIÙ PASTA E MENO CARNE, FA MALE”. MA ASSOCARNI ACCUSA: “DISTORCE LA VERITÀ SCIENTIFICA PER VENDERE DI PIÙ”

La dieta mediterranea mette d’accordo tutti? Neanche per sogno! L’italico campanilismo sembra dividere anche i sostenitori di quello stile alimentare che secondo i medici fa tanto bene alla salute, e che, con onestà, come strumento di marketing, fa tanto comodo a tutti. Tutto parte dalle pagine del “Il Sole 24 Ore”, dove Paolo Barilla, alla guida del marchio della pasta italiana più famoso nel mondo, sventolando il vessillo della mediterraneità, consigliava di mangiare più pasta e di diminuire il consumo di carne, prevedendo, per chi non avesse seguito questa linea, gravi danni per la salute.

Ma il consiglio, inevitabilmente, ha scatenato la razione di Assocarni, secondo cui “l’equilibrio della dieta italiana (che sia una sottocategoria di quella mediterranea?) è garantito proprio dalla corretta presenza dei diversi alimenti, in un Paese in cui il consumo di carne è uno dei più equilibrati al mondo”. A sostenere questa tesi anche il presidente dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, il nutrizionista Carlo Cannella, che, ricorda l’agenzia di stampa “Il Velino”, in tempi non sospetti aveva detto: “bisogna però ricordare che siamo fatti di carne, ed è giusto mangiare la carne. Le proteine ci servono per mantenere il nostro organismo. Bene le proteine del pane e della pasta ma per completare l’alimentazione servono anche le proteine della carne. Anche perché ha potere saziante”. Suffragati dal supporto della scienza, gli industriali delle carni hanno bollato quello di Barilla come “un appello di parte che distorce a proprio vantaggio le verità scientifiche”, per nulla etico.

Chi ha ragione? A ognuno, come sempre, il suo pensiero. Certo che, se anche per l’agroalimentare italiano, si invoca spesso come soluzione quella del “fare sistema”, e ci si divide anche su cosa sia più “mediterraneo”, il prossimo boccone sarà probabilmente amaro. Di pasta o carne che sia.

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