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L’ALLARME FRANCESE SULLA MOZZARELLA E’ RIENTRATO ... MA RIPERCORRIAMO TUTTE LE GUERRE ALIMENTARI ITALIA-FRANCIA: VINO, UOVA, PESCE AL CENTRO DELLE CONTESE DEGLI ULTIMI ANNI

La decisione francese di intensificare i controlli sulla mozzarella di bufala, presa ieri e quasi subito annullata, proveniente dalla Campania è ancora lontana dall’assomigliare a quelle “guerre alimentari” che, ogni tanto, si sono accese tra Italia e Francia.

Ecco qualche precedente:

Guerra del vino - Comincia nel 1977 e va avanti per anni, ma si infiamma soprattutto nel 1981. Viticultori francesi bloccano le autocisterne che trasportano in Francia il vino italiano e spesso ne rovesciano il contenuto sulla strada. Il caso finisce all’Europarlamento. All’inizio di ottobre del 1981 la Commissione Europea invita la Francia a sdoganare il vino dell’Italia, dopo averne accertata la provenienza d’origine. A metà ottobre, i ministri dell’Agricoltura dei due paesi raggiungono un accordo per lo sdoganamento delle centinaia di migliaia di ettolitri di vino italiano bloccati. L’accordo non blocca, però, qualche isolato episodio di protesta, che continua alla fine del 1981 e all’inizio del 1982. A marzo del 1983 la Corte di giustizia europea condanna la Francia per aver violato le regole della Cee sulla libera circolazione delle merci.

Guerra delle uova - Nell’estate 1982 scoppia tra Italia e Francia una “guerra delle uova”, che rimane in proporzioni estremamente ridotte. Questa volta, a protestare sono i produttori italiani che si oppongono all’invasione delle uova francesi. Ad agosto sono distrutte oltre 350.000 importate dalla Francia. La “guerra”, però, si esaurisce rapidamente.

Guerra delle acciughe - Nel 1990 scoppia tra Italia e Francia la “guerra delle acciughe”. Pescatori liguri sono aggrediti nei porti francesi di Marsiglia, Tolone, Port de Bouch. Le cassette di acciughe e altro pesce azzurro vengono distrutte. I francesi accusano gli italiani, che pescano in acque internazionali, di non fare una pesca “corretta” e li ritengono distruttori del mare e della fauna marina. Inoltre la distanza dai porti di provenienza costringe i pescatori italiani a scaricare il pesce nei porti francesi per inviarlo in Italia via terra e i pescatori francesi cercano di mettere ostacoli d'ogni tipo. A luglio del 1990 l’incontro tra delegazioni dei due Paesi raggiunge un armistizio. All’inizio del 1991 qualche altro episodio ridotto, poi la guerra si esaurisce, almeno con l’Italia. Negli anni successivi la Francia sarà ancora in guerra per il pesce, ma con la Spagna.

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