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L’antico rito della transumanza rivive in una carovana che in partenza l’11 settembre dal Parco di Vulci attraversa Lazio e Toscana con i butteri e i Gardians della Camargue, rievocando la migrazione stagionale ai pascoli di greggi, mandrie e pastori

A cavallo tra Lazio e Toscana, tra la campagna e le città, una carovana è pronta a mettersi in viaggio al ritmo degli animali, formata da butteri a cavallo, accompagnati da puledri, e da un gruppo di Gardians della Camargue con al seguito fattrici camarghesi, rievocando la migrazione stagionale ai pascoli di greggi, mandrie e pastori. Dall’11 settembre, rivive così l’antico rito della transumanza, con “TransUmando”, evento itinerante tra campagna e città alla riscoperta dell’antico ed universale cammino di popoli ed animali verso i pascoli. La carovana partirà da Montalto di Castro nel Parco di Vulci nel Lazio e attraverserà la Toscana. Passerà da Alberese nel Parco Regionale della Maremma, per poi far tappa alla suggestiva Abbazia di San Galgano, per ripartire alla volta di Siena, dove attraverserà le antiche vie della città fino alla celebre Piazza del Campo. Ultima sosta, sarà, infine, ad Arezzo (20 settembre).
Nei luoghi di sosta di “TransUmando” saranno ricostruiti gli accampamenti, veri e propri villaggi di tende, per ritornare alla memoria degli improvvisati ricoveri dei transumanti, ed i villaggi faranno da sfondo ad animazioni, spettacoli equestri, artigiani, musicisti, cantanti in prosa e sbandieratori. Ma la transumanza era anche commistione e mescolanza di sapori e di prodotti: i pastori infatti durante la migrazione, attraverso i sentieri detti tratturi effettuavano soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta”, dove trovavano ricovero per mangiare e dormire. È proprio qui che i prodotti genuini della tradizione si univano a tavola in uno scambio di sapori e saperi tra contadini e pastori, ed è per questo che nelle soste sarà possibile degustare la tipica cucina della Transumanza, antichi sapori che univano terra e mare e che i pastori nei loro spostamenti trasportavano dal Nord al Sud e viceversa.
In Toscana - dove l’evento è finanziato dalla Regione tra le iniziative collaterali di Expo 2015 - si ha notizia della transumanza già dal 1382, quando la Repubblica Fiorentina esentò dal pagamento delle tasse e gabelle gli abitanti del Casentino per i danni subiti dalle greggi durante l’inverno trascorso in Maremma, anche se è certo che fosse largamente praticata diversi secoli prima. La transumanza si effettuava in primavera e in autunno, lungo arterie prestabilite, dette maremmane. Il reticolo di vie, cristallizzatosi nel corso dei secoli, finì per segnare profondamente il paesaggio agrario.
Info: www.transumando.com

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