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L’avvio della stagione del tartufo italiano non brilla, e anche se le piogge stanno riaprendo i giochi, c’è n’è poco e con prezzi sui 3.000 euro al Kg, dicono le Città del Tartufo. Il sindaco di Acqualagna Pierotti: “la raccolta va posticipata”

L’avvio di stagione di raccolta del pregiato tartufo bianco è stato finora meno brillante rispetto alle attese. Tuttavia le piogge di questi giorni stanno riaprendo i giochi. “C’è scarsità di prodotto, con quotazioni medie attorno ai 3.000 euro al Kg. Le pezzature sopra i 40 grammi non sono così diffuse, ma in queste settimane stanno uscendo pezzi cavati in Basilicata, Campania, Piemonte e Liguria da due etti. E questo indica che c’è stata fruttificazione. Del resto, a novembre ci sono i tartufi migliori. Occorre aspettare per fare un bilancio della stagione, ma questa discrepanza, che si è ripetuta negli ultimi dieci anni, tra calendario che risponde a esigenze di mercato e criteri di preservazione di una prelibatezza esclusiva dell’Italia - salvo qualche esemplare in Albania e Istria ma non di pari qualità - ci dice quanto siamo esposti all’arrivo in commercio di tartufi non italiani. Ed è pericoloso avere una legislazione che non permette di tenere sotto controllo il mercato dove c’è ancora troppo sommerso”. Lo ha detto, all’Agenzia Ansa, il direttore delle Città del Tartufo, Antonella Brancadoro.
Le Città del Tartufo, che rappresentano 53 territori di produzione del tartufo italiano, in 13 Regioni, plaude pertanto alla proposta di Andrea Pierotti, sindaco di Acqualagna (Pesaro-Urbino), che chiede, alla luce dei cambiamenti climatici e delle variabilità meteo, non una deregulation, ma la possibilità di posticipare, con valutazione di anno in anno, la raccolta.
“In annate come questa - ha detto Pierotti - si sarebbe dovuto fermare la raccolta dei fioroni a settembre, per estendere la raccolta delle trifole a tutto gennaio, godendo a pieno della migliore qualità e permettendo il commercio anche dopo Capodanno, periodo di alti consumi a tavola”. L’edizione N. 51 della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna verrà inaugurata il 30 ottobre da Andrea Olivero, vice Ministro delle Politiche Agricole, con la consegna della Ruscella d’Oro, il più importante riconoscimento della capitale del Tartufo, quest’anno conferita allo chef Alessandro Borghese.

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