02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

L’ENOGASTRONOMIA E’ LA CARTA VINCENTE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL TURISMO: E’ CON QUESTA FILOSOFIA CHE LE CITTA’ DEL VINO ENTRANO NELLA “COMMISSIONE PER LA PROMOZIONE E SOSTEGNO DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO” DEL MINISTERO DEL TURISMO

Un fenomeno dal sapore tutto italiano, emulato in tutto il mondo, che vanta numeri di tutto rispetto: dai 4 ai 6,5 milioni di eno-appassionati per un volume di affari di 2,5 miliardi di euro, in nessun Paese come l’Italia il turismo enogastronomico ha assunto una fisionomia così diffusa e consistente, con una ventina di leggi nazionali, 140 Strade del Vino e dei Sapori, 1.300 Comuni attraversati da questa rete capillare, che comprende quasi 400 denominazioni territoriali di vini, oltre 4.000 ristoranti, quasi 33.000 prodotti e più di 3.300 cantine. L’enogastronomia è la carta vincente per la destagionalizzazione dell’intero settore del turismo, e il turismo enogastronomico rappresenta l’asset strategico per lo sviluppo economico del nostro Paese: con questa filosofia le Città del Vino, l’associazione dei Comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia, entrano a far parte della nuova “Commissione per la promozione e il sostegno del turismo enogastronomico”, istituita dal Ministero del Turismo, nel Dipartimento per la competitività del turismo nel Comitato per le strategie e lo sviluppo dei prodotti turistici italiani, e presdieduta dal chef-maestro Gualtiero Marchesi.
“Siamo soddisfatti - sottolinea il presidente delle Città del Vino, Valentino Valentini - della missione che le Città del Vino assumeranno nella Commissione istituita dal nuovo Ministero, del quale ci preme sottolineare l’importanza di aver riconosciuto tra gli asset strategici per lo sviluppo economico del nostro Paese, proprio il turismo enogastronomico, rivolgendo grande attenzione al patrimonio rurale e paesaggistico italiano e alla qualità dei suoi prodotti tipici e vitivinicoli. I nostri migliori auguri di buon lavoro al neo Ministro Michela Vittoria Brambilla, e, auspichiamo, che questo sia il primo grande passo per lavorare insieme ed elaborare una strategia comune per il futuro, che permetta al turismo e agli itinerari enogastronomici di sviluppare al meglio le potenzialità ancora inespresse. Su questo campo, le Città del Vino sono state e saranno anche nel prossimo futuro un importante interlocutore, grazie alle numerose attività che, da sempre, promuovono con lo scopo di sostenere e individuare nuove opportunità di sviluppo per il settore del turismo enogastronomico italiano”.

Focus - C’è da sapere che …
Da oltre 20 anni, le Città del Vino - di cui fanno parte oltre 570 Comuni e 38 tra Province, Comunità montane, Strade del Vino e Parchi, corrispondenti al 6,7% dei Comuni, al 70% del vigneto Italia, all’89% dei vini Doc, Docg e Igt, al 15% dell’offerta turistico-ricettiva e al 22% degli agriturismi italiani - rappresentano il punto di riferimento per l’elaborazione dei dati e l’indagine delle tendenze del fenomeno del turismo enogastronomico in Italia, attraverso numerose iniziative, prima fra tutte l’“Osservatorio sul turismo del vino”, il rapporto annuale dedicato al settore, realizzato dalle Città del Vino in collaborazione con il Censis Servizi Spa, vero e proprio strumento di riferimento e supporto per gli addetti ai lavori.
Secondo l’Osservatorio, nel 2008 l’attrazione enogastronomica ha fatto registrare una forte crescita dei flussi turistici (dal 18% al 20%), e, su una scala di 10 punti, 7,2 è il peso specifico dell’enoturismo nel sistema turistico locale (8,4 nei prossimi 5 anni). E se all’enogastronomia spetta il primo posto tra i motivi del viaggio in Italia (33%), c’è una sostanziale equivalenza per ambiente e bellezze naturali (24%), arte e cultura (22%) e vino (21%).
Il turismo del vino è fattore determinante per lo sviluppo turistico ed economico del territorio, soprattutto in Campania, Lazio, Piemonte, Marche, Sicilia, Veneto e Lombardia, e se in Abruzzo non ha ancora assunto una rilevanza significativa ma alimenta aspettative future, risulta già ampiamente affermato in Trentino, Umbria, Toscana, Puglia, Friuli ed Emilia Romagna: per nessuna Regione sono previste flessioni per il turismo enogastronomico da qui ai prossimi 5 anni.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli