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L’EUROPA APPROVA LE MODIFICHE DELLA DOP “POMODORO SAN MARZANO DELL’AGRO SARNESE-NOCERINO” E DELLA DOP “PROSCIUTTO DI MODENA”. INOLTRATA ANCHE LA RICHIESTA PER LE MODIFICHE ALL’AGNELLO DI SARDEGNA IGP

L’Unione Europea ha approvato le modifiche ai disciplinari di produzione del “Pomodoro San Marzano dell’agro Sarnese-Nocerino” Dop e della Dop “Prosciutto di Modena” ed ha accolto la domanda di modifica al disciplinare di produzione dell’“Agnello di Sardegna” Igp. I regolamenti di approvazione sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Le modifiche al disciplinare del Pomodoro San Marzano dell’agro Sarnese-Nocerino” Dop riguardano una descrizione più puntuale delle caratteristiche del frutto e l’estensione della protezione anche per il pomodoro a filetti; la zona geografica (la Regione Campania non ha più competenza nel valutare eventuali estensioni ad aree limitrofe della zona di produzione); il metodo di ottenimento (migliore determinazione del sesto d’impianto o dell’epoca di raccolta delle bacche, la precisazione dei limiti produttivi unitari e della resa in prodotto trasformato e della percentuale di prodotto sgocciolato, sono state indicate le principali operazioni tecnologiche per la tipologia “a filetti”, è stata consentita la coltivazione in ambiente protetto); l’etichettatura (indicazione della tipologia “pomodori pelati a filetti”, specificati le caratteristiche e gli indici colorimetrici della Dop).

La Dop “Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese - Nocerino”, riconoscibile grazie alla sua forma allungata, al colore rosso tipico della varietà, alla sua ridotta quantità di semi e al sapore tipicamente agrodolce, presenta un legame strettissimo con il suo ambiente più tipico, l’Agro Sarnese - Nocerino, dove ha avuto origine ed ha avuto la massima diffusione colturale presso le piccole aziende coltivatrici.

Le modifiche al disciplinare di produzione della Dop “Prosciutto di Modena” riguardano il metodo di ottenimento della Dop e, in dettaglio, è stata aumentata la percentuale di umidità delle carni; è stato anticipato il giorno massimo entro il quale l’allevatore deve apporre un timbro indelebile sulle cosce posteriori di ogni suino; infine è stato prolungato il periodo minimo di stagionatura.

La Dop “Prosciutto di Modena” si caratterizza per la forma esteriore a pera, per il colore rosso vivo del taglio, per il sapore sapido ma non salato e per l’aroma di profumo gradevole, dolce ma intenso. Fin da epoca antichissima lega le proprie caratteristiche alla zona di Modena, da sempre considerata un riferimento per la lavorazione della carne suina grazie all’antica radicata tradizione salumiera e gastronomica.

Le richieste di modifica al disciplinare di produzione dell’“Agnello di Sardegna” Igp riguardano, infine, parametri chimico-fisici della carne che evidenziano le caratteristiche specifiche dell’agnello. È stato modificato il sistema di identificazione dei capi ovini; si è inserito il peso minimo per l’agnello di Sardegna da latte; è stato indicato il peso della carcassa a freddo, senza pelle e con testa e corata; è stata eliminata la dicitura “allevate in purezza”; si è precisata l’alimentazione delle pecore. Nell’etichettatura sono state inserite due nuove tipologie di taglio, ed introdotta la descrizione del logo. Sono stati inseriti, infine, gli elementi riguardanti il controllo e la tracciabilità del prodotto.

L’area destinata all’allevamento dell’Agnello di Sardegna comprende tutto il territorio della Regione Sardegna. All'atto della immissione al consumo l’”Agnello di Sardegna” Igp possiede le seguenti caratteristiche visive: carne bianca, di fine tessitura, compatta ma morbida alla cottura e leggermente infiltrata di grasso con masse muscolari non troppo importanti e giusto equilibrio fra scheletro e muscolatura. L’esame organolettico deve evidenziare caratteristiche quali la tenerezza, la succulenza, il delicato aroma e la presenza di odori particolari tipici di una carne giovane e fresca. La carne è quella degli agnelli nati ed allevati in Sardegna, proveniente da pecore di razza sarda o mediante incroci di prima generazione con razze da carne Ile De France e Berrichon Du Cher, o altre razze da carne altamente specializzate e sperimentate.

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