Giovane, affinata, invecchiata, stravecchia o aromatica, la grappa ha cambiato aspetto. Un tempo riservata ai palati forti, negli ultimi anni si è trasformata nella preziosa acquavite della “buona società”. Il distillato, prima connotato dal saldo legame con la vita contadina, reminiscenza di un sapore deciso e forte se non addirittura grezzo, mediante il maquillage operato dai produttori più attenti si è elevato: il vissuto della grappa è divenuto quello delle occasioni speciali. La grappa è ringiovanita, ha scalato i ceti sociali, ha conquistato i giovani e, soprattutto, il pubblico femminile. La consumatrice di grappa si può identificare in una donna tra i 30 e i 45 anni, con una professione indipendente (manager, imprenditrice, ristoratrice), amante del buon gusto e del lifestyle della provincia italiana, attenta e curiosa alle nuove tendenze.
La conferma arriva da un questionario effettuato dall’associazione Donne della Grappa in occasione di fiere, eventi e degustazioni del comparto food and beverage nel corso dei primi sei mesi del 2005: le donne tra i 30 e 45 anni, con una quota che tocca il 53%, rappresentano le principali estimatrici della grappa, seguite da quelle di fascia superiore d’età che si attestano al 32%.
Negli ultimi anni, anche tra il gentil sesso, si è andata affermando la tendenza a un consumo più articolato della grappa: il dopo pasto continua a farla da padrone (63%), ma sono in grande ascesa i consumi lontano dai pasti. La grappa viene infatti considerata un eccellente accompagnatrice di momenti di relax, con familiari e amici, dal 32% delle intervistate. La quasi totalità delle donne che hanno risposto ha inoltre ammesso di amare le grappe morbide e profumate. Le monovitigno sono più apprezzate (78%) dal pubblico femminile: aromaticità, freschezza e morbidezza sono le caratteristiche più ricercate dalle consumatrici, le stesse che si possono ritrovare anche nei distillati di frutta. Il 75% delle donne intervistate dimostra una grande curiosità nei confronti dell’abbinamento della grappa con i cibi. Anche per le donne il consumo della grappa risente ancora della stagionalità: oltre il 60% delle intervistate consuma la grappa prevalentemente nei mesi freddi, ma è molto alta la richiesta di elaborare drink a base di grappa che possano essere occasioni di consumo destagionalizzato.
“Le donne – spiega Claudia Mazzetti, presidente dell’Associazione Donne della Grappa, nonché responsabile marketing e comunicazione di Mazzetti d’Altavilla - si sono rivelate come le estimatrici più preparate ed esigenti della grappa: amanti delle grappe morbide e profumate, rappresentano l’ideale “bevitore meditativo”, abituato ad una degustazione sapiente, quello in grado di apprezzare al meglio l’ampia varietà di aromi tipici della grappa. Soprattutto sono molto più attente all’abbinamento della grappa con i cibi”.
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