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L’Italia chiede alla Ue di concedere aiuti a giovani agricoltori come parte di investimento più ampio ma anche per la ricomposizione fondiaria. Martina: “superare vincolo 10% per aiuti per acquisto terra”. Dalla Pac 78 milioni di euro annui a giovani

L’Italia, insieme ad altri otto Stati membri, ha presentato alla Commissione Ue una richiesta di modifica ai progetti di regolamento di esenzione e di Orientamenti dell’Unione europea per gli aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2014-2020, relativamente all’acquisto di terreni per i giovani agricoltori, chiedendo di prendere in considerazione la possibilità di concedere tali aiuti non solo come parte di investimento più ampio, ma anche nell’ambito della ricomposizione fondiaria. In questo modo potrà essere data ai giovani la possibilità di aumentare le dimensioni aziendali e di rendere più competitive le proprie imprese. Lo comunica il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea, a Bruxelles.

“E’ importante - sottolinea il Ministro - che la Commissione Ue tenga in maggiore considerazione la questione prevedendo per i giovani la possibilità di accedere agli aiuti di Stato per l’acquisto della terra superando l’attuale vincolo del 10% che risulta troppo restrittivo e non aiuta a risolvere il problema. Sono molto contento che altri Paesi abbiano accolto il nostro invito”. Intanto, i giovani agricoltori italiani, grazie alle misure di mercato previste dalla nuova Politica agricola comune (Pac) riceveranno un contributo di 78 milioni di euro l’anno.

“Ci sono ancora troppe difficoltà che dobbiamo risolvere - dice il Ministro - come per esempio l’accesso al credito. Ma se vogliamo investire sul futuro dell’agricoltura europea e rimanere competitivi sui mercati, dobbiamo anche innovare il settore attraverso nuova forza lavoro. All’interno della nuova Politica agricola comune (Pac) abbiamo degli strumenti importanti, ma servono sforzi ulteriori per agevolare l’accesso alla terra e l’acquisto di terreni. In Europa la percentuale di occupati in agricoltura di età inferiore ai 35 anni è del 7,5%, mentre in Italia è più bassa, pari al 5,1%. Facilitare l’ingresso dei giovani nel settore, favorendo così il ricambio generazionale, è di importanza prioritaria”.

Il contributo previsto dalla nuova Pac per i giovani agricoltori, aggiunge Martina, “non basta. E’ necessario ritornare al regime del 2001 che prevedeva la possibilità per lo Stato di concedere aiuti ai giovani produttori per l’acquisto di terreni da destinare alla produzione agricola. Sono soddisfatto per il contributo, certo siamo solo all’inizio del confronto e dobbiamo ancora lavorare sulla questione, in quanto la reazione del Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos alla nostra proposta è stata prudente”. La decisione sulla concessione di aiuti di Stato è di esclusiva competenza della Commissione europea. Ma il Ministro resta “fiducioso per avere costruito con questa iniziativa un bel fronte di Paesi che sostengono l’Italia e che può essere ulteriormente rafforzata”.

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