L’ITALIA DEL VINO E DELL’AGRICOLTURA PUNTA SULLA ROMANIA. DA OGGI CONFAGRICOLTURA NEL PAESE DELL'EST A CACCIA DI COLLABORAZIONI E JOINT-VENTURE

L’agricoltura italiana punta sulla Romania: da ieri più di 40 imprenditori (settori della cerealicoltura, zootecnia, frutticoltura, viticoltura) sono nel Paese dell’Est per un’articolata ed importante serie di visite conoscitive in territori ad alta vocazione agricola e di incontri promozionali. La regia di tutto l’operazione è di Confagricoltura, che così lancia il servizio di consulenza per l’internazionalizzazione alle “sue” imprese.

La Romania, fortemente impegnata ad entrare nell’Unione Europea nel 2007, sta chiedendo un coinvolgimento al mondo imprenditoriale italiano. Le affinità culturali e linguistiche e i lusinghieri risultati già raggiunti in tanti settori, primo fra tutti quello manufatturiero, fanno dell’Italia il primo partner economico, con un volume totale di scambi commerciali bilaterali di oltre 6 miliardi di Euro l'anno. Sul mercato della Romania circa 13.000 imprese, a capitale totalmente o parzialmente italiano.

Le grandi potenzialità del Paese e la scelta governativa di fare del settore agroalimentare una priorità nazionale aprono quindi scenari molto interessanti per il comparto agricolo. La necessità di ristrutturare e creare nuove unità produttive, infrastrutture, servizi e fornitura di mezzi tecnici viene incontro alle esigenze di modernizzazione dell'agricoltura romena, oggi in grave ritardo. La presenza agricola italiana in Romania ha quindi lo scopo di contribuire allo sviluppo del Paese e soddisfare le crescenti esigenze del mercato interno e di quelle molto promettenti dei Paesi dell'area (Ucraina, Repubblica Moldova, Russia, Bulgaria e Paesi del Medio Oriente).

Confagricoltura rafforza così il ruolo in Unimpresa Romania, promossa con Confindustria e Confartigianato, come associazione intercategoriale capace di tutelare gli interessi degli imprenditori italiani e rappresentare una autorevole controparte delle autorità pubbliche.