Sembrava una moda passeggera, invece é diventata una grande ricchezza nazionale. Si tratta dell'agricoltura biologica e del vasto mondo dei prodotti "ecologicamente corretti". Un settore che ha messo nel nostro Paese radici salde e profonde, al punto da fruttare all'Italia la corona di "regina del biologico". Almeno secondo un'indagine della Camera di Commercio di Milano su dati Biobank 2006 e Commissione Europea, da cui risulta che l'Italia è il quarto Paese al mondo per superfici biologiche (954.361 ettari) dietro Australia, Cina e Argentina, ma davanti agli Stati Uniti, e terzo Paese per numero di imprese biologiche (36.639) dopo Messico e Indonesia.
Sarà per il suo clima, per la ricchezza dei suoi ecosistemi, per la varietà dei suoi prodotti o forse per la grande tradizione agro-alimentare e gastronomica che può vantare, fatto sta che l'Italia occupa un ruolo di primo piano nell'alimentazione di qualità anche a livello europeo. Risulta infatti prima per numero di produttori e trasformatori biologici (rispettivamente il 33% e 25% del totale europeo) e per ettari dedicati alla coltivazione di cereali (22,4%), verdure (26,8%), uva (43,4%), frumento (46,7%) e soprattutto agrumi (80%). Negli ultimi anni l'offerta di prodotti bio si è molto arricchita grazie agli oltre 4.000 esercizi, tra ristoranti, mercatini, negozi e agriturismo vari, dedicati a questo settore, in crescita del 2,6% rispetto al 2004.
Da un censimento della Camera di Commercio milanese relativo al 2005, risulta che in Italia esistono 647 mense scolastiche biologiche (cresciute del 6,4% dal 2004 e dell'838% dal 1996), 185 mercatini bio (+6,3%), 804 agriturismo (+4,1%), 1.014 negozi di alimenti e 1.199 tra agriturismo e aziende agricole con vendita diretta.
Quasi metà di queste imprese sono concentrate in quattro regioni: Toscana (14,3% del totale italiano), Emilia Romagna (12,4%), Lombardia (11%) e Veneto (8,8%). E se l'Emilia Romagna è la prima per numero di ristoranti e mense scolastiche (16,7% e 20,6% del totale Italia), la Lombardia conquista il gradino più alto del podio per numero di mercatini e negozi di alimenti (21,1% e 15,4%). Molise e Basilicata, invece, sono le regioni in cui il tasso di crescita di queste attività nel 2005 è stato il più alto d'Italia. Notevoli anche le dimensioni raggiunte dal mercato biologico.
Nel 2004 quello europeo era stimato in circa 11 miliardi di euro. Di questi, il 31% è assorbito dalla Germania, a cui seguono Gran Bretagna e Italia, terza con un mercato pari a 1,4 miliardi di euro, davanti alla Francia. Quanto al primato per spesa media pro capite annua, questo spetta alla Danimarca con 60 euro, seguita da Svezia (45 euro), Austria (41 euro) e Germania (40 euro), mentre gli italiani spendono 24 euro a testa come gli inglesi.
Per tutti gli appassionati di prodotti biologici si avvicina, inoltre, un appuntamento imperdibile: l'8 settembre prende il via a Bologna "Sana 2006", il salone internazionale del naturale.
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