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“L’ITALIA E’ PROTEZIONISTICA”. L’ACCUSA ARRIVA DALLA SPAGNA, DOVE I PRODUTTORI DI FRUTTA DENUNCIANO IL CAMBIO DI STRATEGIA COMMERCIALE

Catalonia Qualitat, l’associazione catalana delle organizzazioni di produttori di frutta, mette in guardia contro “il cambio di strategia commerciale dell’Italia in relazione all’importazione di frutta”. In settimana, secondo l’associazione, una partita di mele, che rappresentava una vendita potenziale di oltre 400 tonnellate di frutta, è stata rifiutata dai distributori dopo aver passato i controlli pertinenti, ed essere stata catalogata come “eccellente in quanto a dolcezza, colore e durezza, ma non accettabile non essendo italiana”. A questa strategia commerciale protezionistica che, secondo l’associazione catalana dei produttori di frutta, “ha avuto sempre il più chiaro esponente nella distribuzione francese”, sembra ora unirsi l’Italia. Alla luce dell’accaduto, Catalonia Qualitat “reclama maggiore attenzioni delle grandi superfici di distribuzione spagnola ai prodotti autoctoni”, rispetto a quelli di importazione. L’ente catalano ricorda ai consumatori “la necessità di guardare la provenienza dei prodotti e di reclamare quelli autoctoni” per “favorire l’economia locale e ridurre l’impatto ambientale prodotto dalle importazioni”. Buona parte delle mele che si consumano in Spagna sono di importazione, soprattutto dalla Francia e dall’Italia. Le mele di importazione, secondo un’indagine di Catalonia Qualitat, rappresentavano il 42% del totale del consumo spagnolo nel 2008, rispetto al 58% costituito da mele di produzione spagnola.

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