L’Italia dello sci ha iniziato al meglio la propria avventura ai Giochi Invernali di Sochi, con un argento, sorprendente, di Christof Innerhofer nella discesa libera, ed un bronzo, attesissimo, di Armin Zoeggler, leggenda vivente dello slittino. Ma sul Mar Nero, a far compagnia alla spedizione azzurra, c’è anche tanto wine & food tricolore, protagonista di “Casa Italia” fino alla fine delle Olimpiadi, e allora speriamo che Armin e Christof abbiano brindato alle loro vittorie con gli spumanti Ferrari della famiglia Lunelli, o con i vini di Falesco, cantina umbra della famiglia Cotarella, ma anche che la cucina dello chef Tino Vettorello, che in Russia ha portato tonnellate di prodotti Dop e Igp del Belpaese, sia all’altezza delle aspettative. Non solo dei palati di casa nostra, ma anche dei tanti atleti di tutto il mondo, e, perché no, degli ospiti, tra cui potrebbe palesarsene uno che di cucina dovrebbe intendersene, visto che il nonno ha allietato la cucina prima di Lenin, e poi di Stalin: il Presidente russo Vladimir Putin.
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