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L’ITALIA TORNA DA LOS ANGELES CON L’OSCAR PER IL MIGLIOR FILM STRANIERO, GRAZIE A “LA GRANDE BELLEZZA” DI PAOLO SORRENTINO: AFFRESCO DI UN BELPAESE DECADENTE, SCANDITO DAI PIACERI DELLA TAVOLA, E SIMBOLO DI UN PAESE CHE HA VOGLIA DI RIALZARSI

Non Solo Vino
Oscar per La Grande Bellezza, nella foto Paolo Sorrentino e Toni Servillo

15 anni dopo il trionfo di Roberto Benigni, e ancora grazie al “bello”, l’Italia torna a casa dalla lunga notte degli Oscar con la statuetta per il Miglior Film Straniero, grazie al capolavoro di Paolo Sorrentino, “La Grande Bellezza”, affresco di un’Italia decadente ma affascinante, raccontata attraverso lo sguardo cinico e disincantato di Jep Gambardella, giornalista ben noto nel jet set romano, interpretato da un grandissimo Toni Servillo. Un messaggio forte e chiaro, da recapitare a tutte le Istituzioni, perché al di là dell’opera, è un Oscar che ci fa tornare improvvisamente orgogliosi, di un Paese che, dalla ricchezza della tavola ai gioielli dell’arte, dall’unicità dei paesaggi solcati dai vigneti all’unicità del nostro artigianato, è piena di “grandi bellezze” che non aspettano altro che essere riconosciute, sostenute, amate.
Tante, nel gioiello di Sorrentino, le scene che ruotano intorno alla tavola ed al cibo, più o meno simbolicamente, che hanno portato sul grande schermo alcuni dei marchi più noti del beverage tricolore: all’inizio, a fare da sfondo alla festa in terrazza, spicca la grande insegna pubblicitaria della Martini, sicuramente tra le aziende italiane più conosciute al mondo. Poi, il product placament si fa più fine, meno vistoso, ma altrettanto efficace, e allora a tavola finisce il Corvo Rosso della siciliana Duca di Salaparuta (che da decenni lega il proprio nome al grande cinema d’autore italiano), in più di un’occasione è il marchio della Peroni a saltare all’occhio, e ancora l’acqua San Pellegrino, nel ristorante in cui Antonello Venditti, in un breve cameo, ordina una bottiglia di Cristal, che non ha certo bisogno di presentazioni. Come non ne ha, dopo un poker a dir poco storico (European Film Awards, Golden Globes, Bafta Awards e, appunto, Oscar), “La Grande Bellezza”, un successo che Sorrentino ha dedicato alle sue fonti di ispirazione: Martin Scorsese, Federico Fellini, i Talking Heads e Maradona.

Focus - Dall’Oscar per “La grande bellezza”: +15% da export di wine & food e +4% da arrivi di turisti. Lo dice la Coldiretti
La vittoria dell’Oscar, da parte del film “La grande bellezza”, potrebbe avere anche un importante impatto economico per l’Italia, come dimostra il fatto che, nell’anno dell’ultimo successo italiano agli Academy Awards, si è registrato un +15% del valore delle esportazioni agroalimentari e un incremento del 4% delle presenze di turisti stranieri in Italia, dopo il salto sul palco di Roberto Benigni con “La vita è bella” nel 1999. Emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat.
Il successo cinematografico - sottolinea la Coldiretti - oltre a riempiere di orgoglio gli italiani potrebbe avere anche un effetto positivo sulla situazione di crisi in cui si trova il Paese, come dimostrano le esperienze del passato. In questo caso il successo del regista Paolo Sorrentino e di tutta la sua “squadra” ha - continua la Coldiretti - un valore ancora maggiore perché rappresenta una occasione per far conoscere e tornare a parlare della grande bellezza dell’Italia che conserva il maggior patrimonio artistico e culturale a livello internazionale, ma è anche leader mondiale nel turismo enogastronomico”.
“Nel Belpaese si trova - conclude la Coldiretti - il maggior numero di prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti in Europa, ben 4.698 i prodotti alimentari tipici presenti sul territorio nazionale che sono ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, ma anche il maggior numero di aziende agricole che coltivano biologico (50.000).

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