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L’OLIO D’OLIVA ITALIANO CONQUISTA GLI USA POSIZIONANDOSI DAVANTI A SPAGNA, TUNISIA, ARGENTINA CON QUASI 600 MILIONI DI PRODOTTO ESPORTATO

Gli Stati Uniti preferiscono l’olio di oliva italiano: la classifica per il 2007 indica il nostro Paese a quota 575,7 milioni di dollari di prodotto esportato. L’olio d’oliva è, dopo il vino, il secondo prodotto agro-alimentare più esportato dall’Italia negli Usa. In questa classifica, al secondo posto, troviamo la Spagna, seguita poi dalla Tunisia e dall’Argentina (quinto posto); questi ultimi due sono, inoltre, i due Paesi produttori che vedono aumentata maggiormente la loro quota di prodotto esportato, rispettivamente +17% e +29,3%.

Negli Stati Uniti, fatta eccezione per alcune piccole superfici in Arizona e Texas, l’unico stato in cui si coltiva l’olivo è la California ed in particolare le valli del Sacramento (Wine Country) e di San Joaquin (Central Valley), dove esistono le condizioni climatiche adatte alla coltivazione.
Le varietà più diffuse tra quelle locali sono il Manzanillo e il Sevillano; il Frantoio, il Leccino, il Pendolio, il Maurino, il Moraiolo e la Teggiasca quelle invece di origine italiana.

Le superfici adibite ad oliveti coprono un’area di oltre 10.000 acre di terreno (4.046,85 ettari), ed è previsto un aumento di 5.000 acre, entro metà 2009.
Nel 2008 il California Olive Oil Council prevede una produzione di olio di 750.000 galloni, equivalenti a 28.390,58 ettolitri.

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