- I primi 3 Paesi produttori al mondo d’olio d’oliva sono: Spagna (8.000.000 quintali), Italia (5.000.000 quintali per un business di 5.000 miliardi) e Grecia (4.500.000 quintali).
- Nel ’99, la produzione media d’olio d’oliva in Italia (che è 1/3 della produzione dell’Unione Europea) è stata di 6,5 milioni di quintali. L’Italia, quindi, dato anche lo scarso raccolto spagnolo, dovrebbe attestarsi al vertice dei Paesi produttori.
- Le aziende con oliveti sono 1.130.000 ed operano su 1.000.000 ettari circa (di cui il 80% nelle regioni meridionali). In Italia vi sono 6.000 frantoi.
- La classifica dei consumi pro-capite dell’olio di oliva: la Grecia con 24 chilogrammi, l’Italia con 12 chilogrammi e la Spagna con 10 chilogrammi. La media tra i Paesi produttori è di 7 chilogrammi. Tra i Paesi non produttori è di 4 chilogrammi nei Paesi dell’Unione Europea e di 0,30 chilogrammo nel mondo.
- Gli oli extravergine d’oliva con il marchio Igt e Dop sono 21 in tutta Italia. L’Umbria è stata la prima regione ad aver ottenuto dall'Unione Europea la Denominazione d’Origine Protetta (Dop), strumento in grado di garantire la qualità. Questo l’elenco degli extravergine d’oliva italiani con il marchio: Aprutino Pescarese (Abruzzo), Brisighella (Emilia Romagna), Bruzio (Calabria), Canino (Lazio), Cilento (Campania), Colline di Brindisi (Puglia), Colline Salernitane (Campania), Colline Teatine (Abruzzo), Dauno (Puglia), Garda (Veneto e Lombardia), Laghi Lombardi (Lombardia), Monti Iblei (Sicilia), Penisola Sorrentina (Campania), Riviera Ligure (Liguria), Sabina (Lazio), Terra di Bari (Puglia), Terra di Otranto (Puglia), Umbria, Valli Trapanesi (Sicilia), Lametia (Calabria), Toscano (Igp).
- L’interscambio commerciale con l’estero d’olio d’oliva presenta un segno negativo sia in termini di quantità che di valore (per circa 500 miliardi).
- L’olivicoltura contribuisce alla formazione della produzione vendibile dell’agricoltura per il 4,5%.
- Le regioni d’Italia (per quantità) più importanti per la produzione d’olio d’oliva sono la Puglia (2.428.000 quintali nel '99), la Calabria (1.628.510 quintali nel '99) - insieme le due regioni meridionali coprono quasi i 2/3 della produzione nazionale - la Sicilia (653.780 quintali nel '99) e la Campania (421.180 quintali nel '99).
- L’Italia è il primo esportatore al mondo (con circa il 40% del prodotto) con un giro d’affari di 1.000 miliardi. I tre migliori clienti sono: gli Usa con 880.000 quintali, la Germania con 260.000 quintali ed il Giappone con 180.000 quintali, quest'ultimo vero e proprio fan dell'olio “made in Italy” (con aumenti del 200% di anno in anno).
Fonte: Centro Agro Alimentare dell’UmbriaCopyright © 2000/2024
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