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L'OLIO ITALIANO DI QUALITA' VA FORTE SUI MERCATI ESTERI

Va forte l'olio d'oliva italiano sui mercati esteri: il primo semestre 2000, si è chiuso infatti con un attivo nella bilancia di circa 46 miliardi, contro il passivo di 390 miliardi dei primi 6 mesi '99. Lo comunica l'Ismea, istituto di studi sul mercato agricolo. Secondo le elaborazioni dell'istituto, la spesa per le importazioni è scesa a poco più di 721 miliardi, mentre in termini di volume la contrazione è stata di 189.000 tonnellate in meno. La riduzione delle importazioni ha coinvolto soprattutto gli olii raffinati, ma sono in calo anche gli olii vergini. A perdere mercato è soprattutto la Grecia con il 48% di spedizioni verso l'Italia in meno, e sono in calo anche le importazioni dalla Tunisia (-25%). Sono, invece, raddoppiate invece le importazioni dalla Spagna.
Il dato dell'export, nel primo semestre 2000, indica un aumento del 18% in volume (140.000 tonnellate) per un introito di oltre 767 miliardi(+26% sul '99); ad un progresso del 16% degli olii d'oliva (i vergini sono aumentati del 20%), si è affiancato un incremento del 39% per il prodotto di sansa. Quanto ai mercati di sbocco, sono gli Usa i primi clienti nazionali con il 42% sul totale, ed hanno incrementato del 37,6% gli acquisti nel periodo considerato. Export in aumento anche in Germania e Francia, con crescite rispettive del 32 e del 13%.

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