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L’ORIGINE DEL BATTERIO E.COLI SI TROVA IN UNA PARTITA DI FIENO GRECO IMPORTATO TRA IL 2009 E IL 2011 DALL’EGITTO: LA CONFERMA ARRIVA DALL’ECDC-EUROPEAN CENTER FOR DISEASES PREVENTION & CONTROL. E L’UE VIETA ULTERIORI IMPORTAZIONI

L’origine del batterio-killer che nelle scorse settimane ha seminato il panico è in una partita di fieno greco arrivata dall’Egitto. La conferma di quello che finora era solo un sospetto arriva dall’Ecdc (European Center for Diseases Prevention & Control). La task force che coordina le ricerche sull’origine dei contagi di E.coli O104:H4 in Germania e Francia ha concluso che il più probabile legame tra le due epidemie è in un lotto di semi di fieno greco, importati dall’Egitto tra il 2009 e il 2011 e utilizzati per produrre i germogli. In base a questa scoperta, l’ente raccomanda alla Commissione Ue che “sia fatto ogni sforzo per evitare qualsiasi altra esposizione dei consumatori ai semi sospetti” e che si seguano le tracce dei semi in tutti i Paesi che hanno ricevuto tali lotti dall’Egitto. E L’Unione Europea ha deciso di ritirare dal mercato e di vietare temporaneamente le importazioni di semi di fieno greco dall’Egitto.

L’Ecdc inoltre esorta i consumatori a evitare coltivazioni di germogli “fai-da-te” e a non mangiare “germogli o semi germogliati se non adeguatamente cotti”. Il fieno greco (Trigonella foenum-graecum L.) è una pianta utilizzata nella medicina naturale sin dall’antichità perché aumenta la produzione di latte ed ha spiccate proprietà stimolanti del metabolismo e antianemiche. I casi di contagio dal nuovo E.coli e dalle sue complicanze (la sindrome emolitica uremica) sono ormai oltre 4.100 in 13 Paesi europei e con 49 vittime accertate. I decessi sono stati tutti in Germania, tranne uno in Svezia; la scorsa settimana però in Francia è morta un’anziana, il cui contagio era riconducibile al focolaio di Bordeaux.


Focus - Il biologico in Italia non ha risentito della psicosi crescendo del 13% nel 2011: lo dice Federbio

Il settore del biologico in Italia non ha risentito della psicosi dovuta al “batterio killer” Escherichia Coli. Lo ha assicurato a Bologna Paolo Carnemolla, presidente di Federbio, la federazione che riunisce le organizzazioni operanti in tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica. “Non stiamo rilevando - ha detto Carnemolla, durante la presentazione del Sana 2011, salone internazionale del naturale - alcun significativo problema per gli acquisti”. Anzi, il mercato è in crescita nel 2011, “con un +13% nella grande distribuzione e ancora di più nei negozi specializzati e nell’export”. La crisi legata al batterio, ha proseguito “è più evidente in altri settori, per colpa di una gestione demenziale della comunicazione in questa vicenda”.

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