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L’ultimo libro di Philippe Daverio? “Arte in tavola”, catalogo-racconto della mostra curata per Esselunga nella metro di Milano con 30 riproduzioni di quadri sul cibo al posto dei “soliti” manifesti pubblicitari. Insolita esperienza di fare cultura

Inconsapevoli, ma affascinati c’è da scommetterlo, circa 10 milioni di viaggiatori, abituali e non, milanesi e non, che hanno utilizzato la metropolitana di Milano nei mesi scorsi, al posto dei più comuni manifesti pubblicitari, hanno ammirato 30 riproduzioni di quadri, poco famosi, ma aventi come protagonista il cibo, nature morte, scene di cucina e sale da pranzo, dal 1600 al 1900.
Un’idea, pensata per l’Expo 2015, da Esselunga e dal suo patron Bernardo Caprotti, che per realizzare “Tube”, mostra (in) metropolitana, comprando spazi pubblicitari in 240 stazioni di tre linee, ha scelto un curatore d’eccezione: il celebre critico d’arte Philippe Daverio. Ora, questa che in realtà più che una semplice mostra - la più visitata al mondo - è una nuova esperienza, originale ed insolita di fare e diffondere cultura, nell’incontro ancora una volta tra arte ed agroalimentare, è raccontata in un libro, l’ultimo a firma di Daverio, in collaborazione Elena Maria Gregori Daverio: “Arte in tavola”, edito da Rizzoli (e disponibile solo da Esselunga; info: www.tuttoesselunga.com, prezzo di copertina 9,80 euro), diviso in tre sezioni, la spesa, la cucina e la tavola, con le scene apparse nella metropolitana di Milano, scelte, come sottolinea Daverio, “per stimolare la fantasia e il buonumore” dei viaggiatori.

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