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L’UNESCO BOCCIA LA PIZZA NAPOLETANA: IL SIMBOLO DELLA GASTRONOMIA ITALIANA NEL MONDO SCAVALCATO DALLA LIUTERIA CREMONESE. MA IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI TUTELA, ROSARIO LOPA, PROMETTE CHE CI RIPROVERÀ ...

Dopo la dieta mediterranea, diventata patrimonio dell’umanità Unesco nel 2010, sembrava che il 2012 sarebbe stato l’anno della pizza napoletana. E invece, come emerge da un incontro promosso dall’Unesco a Dubai, l’unica candidata italiana ad entrare tra i beni patrimonio dell’umanità, sarà la Liuteria cremonese. Un’occasione di sviluppo persa, sia per il comparto che per la città di Napoli, “vittima dell’indifferenza della città”, almeno per il presidente del Comitato di tutela della Pizza Napoletana, Rosario Lopa, che non esclude nessuno, “in primis della classe dirigente e di una certa politica di questa città, pronta a strumentalizzare e gridare al trionfo su questioni banali legati al prodotto pizza, come la posizione della Commissione Europe riguardante la denominazione Stg Pizza Napoletana, rivelatasi poi una sostanziale bolla di sapone, e anche delle associazioni di categoria che sono rilegate ognuna sui propri e piccoli interessi di bottega, senza comprendere la necessità di fare rete e sistema con un vero e proprio accordo di filiera, cosi da non prestare attenzione a quello che stava accadendo all’Unesco. Comunque - conclude Lopa - verificheremo da subito, con gli organismi nazionali competenti, la possibilità di poter iscrivere la Pizza Napoletana come patrimonio Unesco, nel prossimo biennio 2013/2014”.

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