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L'UNIONE EUROPEA METTE A PUNTO MISURE DI PREVENZIONE PER EVITARE L'ARRIVO DI RISO OGM DAGLI STATI UNITI

Bruxelles ha annunciato che intende mettere a punto delle misure specifiche per evitare l'arrivo in Europa di organismi geneticamente modificati (Ogm) non autorizzati, dopo l'annuncio di Washington della scoperta negli Usa, in alcuni campioni di riso a grani lunghi commerciali, di tracce Ogm per i quali non era stata chiesta l'autorizzazione.
"La missione della Commissione Ue - ha indicato la portavoce Antonia Mochan - è di evitare che i consumatori europei entrino in contatto con Ogm non autorizzati e noi agiremo conformemente a questo obiettivo generale". Prima di decidere Bruxelles vuole però stabilire chiaramente il contesto in cui la contaminazione è avvenuta.
Si tratta ad esempio di capire se le tracce di Ogm sono solo presenti in riso a grani lunghi biotech o se invece rischiano di trovarsi anche nel prodotto a grani lunghi non transgenico. La differenza e notevole in quanto l'Europa non importa e non autorizza la produzione di riso Ogm, mentre importa dagli Usa quantitativi rilevanti di riso non Ogm. Lo scorso anno i paesi dell'Ue hanno acquistato dagli Stati Uniti 224.000 tonnellate di riso di cui 198.000 a grani lunghi (tipo indica) e 21.500 a grani tondi (tipo giaponica prodotto anche in Italia).
La portavoce ha reso noto che responsabili della Commissione europea hanno incontrato rappresentanti dell'Amministrazione Ue e della società Bayer che ha messo a punto l'Ogm finito sotto accusa. Nel mirino è la proteina geneticamente modificata LLRICE 601 di cui la Bayer non avrebbe previsto la messa sul mercato e quindi non ne avrebbe chiesto l'autorizzazione per la produzione di riso. Tuttavia questa proteina sarebbe approvata per l'utilizzo in altri prodotti.
In base alle informazioni che Washington ha fornito a Bruxelles, è stata la società Bayer CropScience ad aver notificato al Dipartimento americano dell'agricoltura e alla "Food en Drug Administration" (l'organismo che autorizza la messa sul mercato di prodotti alimentari e non) il ritrovamento di tracce di riso geneticamente modificato non autorizzato.
La nota di Washington, riferisce anche che il Dipartimento dell'agricoltura e la Food en Drug Administration hanno esaminato i dati scientifici disponibili e sono arrivati alla conclusione che non emergono elementi di preoccupazione per la salute umana, la sicurezza alimentare e l'ambiente legati al riso in questione. Il Giappone tuttavia, ha già deciso di sospendere a titolo preventivo tutte le sue importazioni di riso statunitense.
Un esempio che secondo la Coldiretti dovrebbe seguire anche l'Ue "in attesa che venga fatta completa chiarezza sulla vicenda". Sulla stessa linea di intervento è Legambiente secondo cui finché non verrà fatta chiarezza "una rigorosa politica di controllo è più che mai necessaria".

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