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L’UNIONE EUROPEA PIÙ VICINA ALLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA 2014/2020: TROVATO L’ACCORDO TRA COMMISSIONE, CONSIGLIO E PARLAMENTO. IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL PARLAMENTO UE DE CASTRO: “SONO SODDISFATTO”

“Abbiamo la riforma della Politica Agricola Comune”. A dirlo il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, spiegando che “la grande maggioranza del team negoziale del Parlamento Europeo abbia approvato, questa sera a Bruxelles, l’accordo con il Consiglio Ue e la Commissione europea”.

L’accordo riguarda gli ultimi punti negoziali sulla riforma della Pac che erano rimasti in sospeso nell’accordo politico raggiunto il 26 giugno scorso, perché rientravano nel Quadro finanziario europeo 2014-2020 deciso a febbraio dal vertice Ue. Ora tutti gli argomenti relativi alla riforma della Pac sono stati oggetto della co-decisione tra Parlamento e Consiglio Ue.

“In base all’accordo - ha sottolineato De Castro - per la prima volta la riduzione degli aiuti piu’ elevati che l’Ue versa agli agricoltori a favore di chi riceve di meno, diventa obbligatoria ed entra nel testo della legislazione europea sulla Pac. La riduzione sarà del 5% oltre i 150.000 euro di pagamenti diretti ai produttori. Potrà essere evitata se la Stato interessato ridistribuirà ai piccoli agricoltori il 5% dell’ammontare per il proprio Paese. Salirà inoltre all’85% il finanziamento dell’Ue per le misure di sviluppo rurale nelle aree meno sviluppate. Infine, il Parlamento europeo avrà potere decisionale sul documento di ridistribuzione tra gli Stati membri della dotazione finanziaria Ue destinata allo sviluppo rurale per i prossimi sette anni”.

Lunedì 30 settembre la Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo voterà tutti i dossier che riguardano la riforma della Pac. L’imprimatur verrà dato nelle settimane successive dall’Assemblea plenaria a Strasburgo.

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