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AD IDENTITÀ GOLOSE MILANO

La biodiversità olivicola italiana in un menu, firmato dai “S.Pellegrino Young Chef” d’Italia

Alessandro Bergamo (Cracco), Davide Marzullo (già a Villa Crespi), Tommaso Tonioni (Arso) e Antonio Romano (Castello di Fighine), gli artefici

Le “Olive e animella di vitello”, l’antipasto ideato da Antonio Romano, executive chef dello stellato Castello di Fighine, scegliendo la cultivar Leccino; il “Risotto, Oliva, mandorla e limone” proposto da Davide Marzullo, a lungo nella brigata della stellata Villa Crespi e oggi in procinto di iniziare una nuova avventura professionale, utilizzando olio calabrese ottenuto da cultivar Nocellara Messinese e Dolce di Rossano; l’infuso di foglie di olivo utilizzato come ingrediente da Tommaso Tonioni, chef del pop-up restaurant Arso, per la “Salsiccia di capretto affumicata, emulsione di caprino, infuso di foglie di olivo”; e “L’Olio Evo, il seme e l’oliva”, il dessert creato da Alessandro Bergamo, parte della brigata del Ristorante Cracco, a base di Olio Evo da cultivar Coratina. Ecco l’inedito menu dedicato al frutto dell’ulivo e all’olio extravergine per celebrare la biodiversità olivicola italiana che conta più di 500 cultivar, un numero eccezionale che corrisponde a oltre il 40% delle varietà conosciute al mondo, dai “S.Pellegrino Young Chef” italiani, nei giorni scorsi, ad “Identità Golose Milano” 2021, aspettando il gran finale del progetto di scouting e mentorship internazionale di “S.Pellegrino Young Chef Academy 2021” (Milano, 28-30 ottobre), dove i giovani chef rappresenteranno l’Italia.
Dopo una battuta d’arresto di oltre un anno e mezzo, infatti, la finale della competizione internazionale “S.Pellegrino Young Chef” vedrà sfidarsi ancora una volta i migliori giovani chef in arrivo da tutto il mondo per entrare nella comunità gastronomica globale. E per i quali avere talento in cucina significa, oggi più che mai, essere capaci di custodire e valorizzare la biodiversità dei singoli territori, attraverso la scelta consapevole dei prodotti migliori da portare in tavola, che diventano gli elementi per la creazione di ricette attraverso cui ogni chef può esprimere la propria identità.
Alessandro Bergamo è il finalista italiano che si contenderà il titolo di migliore giovane chef al mondo. Davide Marzullo, vincitore del “S.Pellegrino Social for Responsibility Award”, Tommaso Tonioni, che ha conquistato l’“Acqua Panna for Connection in Gastronomy Award”, e Antonio Romano, che è stato il vincitore del “Fine Dining Lovers Food for Thought Award”, saranno in lizza per guadagnare un posto sul podio nelle rispettive categorie.

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