Il comparto birrario europeo affronta una fase di difficoltà strutturale dopo anni segnati da pandemia, inflazione e calo della fiducia dei consumatori. La produzione nell’Unione Europea è scesa da 367,42 milioni di ettolitri nel 2019 a 344,40 milioni nel 2024, con l’Italia al quindicesimo posto con 17,22 milioni di ettolitri, mentre il consumo resta sotto i livelli pre-pandemia: dai 320 milioni di ettolitri del 2019 si è passati a 303,08 milioni nel 2024, con l’Italia ancora al quindicesimo posto con 21,48 milioni di ettolitri. A fare il punto è The Brewers of Europe, l’organizzazione con sede a Bruxelles che rappresenta le associazioni nazionali dei birrai e le aziende di 28 Paesi europei, nel report “I trend europei della birra - Edizione 2025” , pubblicato nei giorni scorsi. Il mercato on-trade, che prima del 2020 rappresentava un terzo dei consumi, oggi si ferma a un quarto, penalizzando agricoltura, packaging, logistica e turismo birrario. Anche le esportazioni, storicamente motore di crescita, calano per il secondo anno consecutivo passando da 86,97 milioni di ettolitri nel 2019 a 81,06 milioni nel 2024, mentre le importazioni rallentano da 42,62 a 35,72 milioni di ettolitri nello stesso periodo. Dopo anni di espansione, il numero di birrifici si stabilizza attorno a 9.700 nel 2024, con microbirrifici meno dinamici.
L’unico segmento in forte crescita è quello delle birre analcoliche, +25% negli ultimi cinque anni, pari al 7,5% delle vendite totali, simbolo di innovazione e adattamento agli stili di vita. Non si tratta semplicemente di una tendenza commerciale, ma evidenzia come i produttori guidino il cambiamento verso la moderazione, offrendo ai consumatori più scelta in più momenti della giornata, grazie a investimenti e progressi tecnologici. Restano elevati i costi di produzione e bassa la fiducia dei consumatori, con minori spese per prodotti di convivialità. Il settore, che impiega oltre 119.000 persone nell’Unione Europea, chiede stabilità normativa e incentivi per sostenibilità e innovazione, oltre a misure per rilanciare l’ospitalità e valorizzare il ruolo culturale ed economico della birra in Europa, conclude The Brewers of Europe.
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