LA BISTECCA FIORENTINA POTREBBE TORNARE TRA POCO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI: PARERE FAVOREVOLE DELL’EFSA

Potrebbe essere questione di settimane per il ritorno della bistecca fiorentina sulle tavole degli italiani: dopo quattro anni e due mesi dal divieto imposto dall'Ue arriva finalmente il primo concreto atto ufficiale positivo per riportare in estate la bistecca nelle macellerie. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti dichiarato che non è pericoloso consumare la fiorentina proveniente da manzi la cui età non supera 21 mesi in quanto dal 2001 la malattia della mucca pazza non è mai stata individuata in bovini di età superiore ai 28 mesi. Questo il senso del parere espresso oggi a Bruxelles dagli scienziati chiamati a pronunciarsi sull'eventuale modifica del limite di età per eliminare la colonna vertebrale nei bovini che è attualmente di 12 mesi. L'obiettivo ultimo è quello di dare alla Commissione gli strumenti per riaprire la strada al ritorno della fiorentina sul piatto degli italiani. Ora la Commissione europea, sulla base della valutazione dell'Autorità europea, deciderà se proporre di far salire il limite di età che attualmente è 12 mesi e, di fatto, proporre il ritorno della pregiata bistecca con l'osso.

Al ritorno della fiorentina in Italia gli allevatori si sono preparati investendo sulla sicurezza e sulla qualità come dimostra la riscoperta della storica razza chianina che in questi anni ha fatto segnare un vero boom (+34%). I risultati dimostrano l'efficacia delle misure adottate per far fronte all'emergenza Bse come il divieto dell'uso delle farine animali nell'alimentazione del bestiame, il test obbligatorio su tutti i bovini di età superiore a 24 mesi e su tutti i capi malati o sottoposti a macellazione d'urgenza, l'eliminazione degli organi a rischio BSE dalla catena alimentare. Ma anche e soprattutto l'introduzione a partire dal 1 gennaio 2002 di un sistema obbligatorio di etichettatura completa delle carni bovine in circolazione sul mercato.