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LA CIA HA SCELTO LA NUOVA GUIDA: E’ IL VITICOLTORE ASTIGIANO DINO SCANAVINO, GIÀ VICE PRESIDENTE NAZIONALE, A GUIDARE LA CONFEDERAZIONE PER I PROSSIMI 4 ANNI. SCANAVINO: “L’AGRICOLTURA RAPPRESENTA UNA RISORSA STRATEGICA PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA”

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Dino Scanavino

E’ Dino Scanavino, viticoltore astigiano, già vice presidente nazionale dal 2010, a guidare la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, per i prossimi quattro anni.

“Rappresenta il passaggio finale e definitivo da una governance mista - spiega una nota della Cia - composta da agricoltori e funzionari confederali a una tutta di agricoltori, come sancito dal nuovo Statuto”. Succede a Giuseppe Politi, al vertice dell’organizzazione negli ultimi 10 anni.

“Oggi i cittadini, agricoltori compresi, non si sentono rappresentati dalla politica - ha detto il neo presidente - e quindi è assolutamente necessaria quella che io chiamo una “intermediazione buona” tra gli interessi dei cittadini agricoltori e quelli della nazione, per curare il disagio che c’è nel Paese. L’agricoltura - aggiunge Scanavino - è un settore fondamentale: non solo è letteralmente la “dispensa” dell’Italia, ma rappresenta una risorsa strategica per la ripresa dell’economia. Eppure, nonostante questi segnali positivi, il reddito degli agricoltori non cresce, perché lo Stato appesantisce il settore con inconcepibili oneri burocratici, mettendoci fuori dalla competitività europea. Per questo ora serve un cambio di passo: la politica deve investire sul serio sul settore, dedicandovi tempo e risorse”.

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