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LA CINA GOLOSA SALVA IL GELATO ARTIGIANALE ITALIANO. NEL 2005 I CONSUMI NAZIONALI CALANO DEL -8%, A CAUSA DI CRISI ECONOMICA E METEO

Se gli italiani consumano meno gelato, i cinesi lo stanno scoprendo a tutto vantaggio di una delle filiere più made in Italy dell'agroalimentare. Il 2005 del gelato artigianale italiano ha chiuso con una riduzione dei consumi di circa il 7-8%, più accentuata nelle regioni del Nord che al Centro-Sud. Tra i motivi sicuramente la crisi economica in atto, che non ha risparmiato coni e coppette, ma anche una stagione estiva deludente sotto il profilo meteorologico, visto che il caldo record del 2003 aveva fatto schizzare le vendite rispetto all' anno precedente del 15%. Una flessione, come emerge dal Sigep, il Salone della gelateria, pasticceria e panetteria in corso in questi giorni a Rimini, che ha avuto ripercussioni nell'industria degli ingredienti, il cui mercato di riferimento è proprio l'Ue, Germania in testa. Il calo di ordinativi è stato compensato, però, da un rinnovato interesse da parte di Stati Uniti, Australia, e soprattutto Estremo Oriente, Cina in testa. La vivacità economica di questo particolare mercato e l'interesse dei cinesi per prodotti, gusti e tendenze occidentali (basta vedere vino e olio), induce a previsioni ottimistiche i produttori italiani di ingredienti e sopratutto di macchine e attrezzature per gelaterie. Ed è sempre l'Estremo Oriente, infatti, che guarda con un interesse crescente l'industria dei cosiddetti ingredienti composti, i semilavorati. Si tratta di un'ottantina di imprese con oltre 1.500 addetti, che realizzano un fatturato annuo di 250 milioni di euro. I prodotti di questo settore sono molti e sempre più aggiornati, dai concentrati di frutta fresca, alle paste come nocciola, pistacchio e cioccolato, ai vari tipi di addensanti. Notevole è anche l'investimento nell'innovazione dei vari prodotti, in modo da assecondare la continua evoluzione dei gusti del pubblico con le proposte dei gelatieri artigiani. E' l'Italia del gelato in effetti a dettar legge oltre confine. E' leader assoluta nel mondo per la produzione di macchine per il gelato artigianale, controllando oltre il 50% del mercato mondiale e il 90% di quello domestico. Tutto questo in particolare con undici aziende attive nel settore, che fatturano oltre 300 milioni di euro l'anno con 700 addetti diretti; costruiscono macchinari ad alta tecnologia, ma anche arredi specifici come vetrine, frigo e altre attrezzature. Le maggiori esportazioni si registrano in Germania per le macchine tradizionali, mentre quelle per il gelato soft sono molto richieste negli Stati Uniti, Francia e Spagna; il Nord Europa invece richiede soprattutto attrezzature autopastorizzanti.

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