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LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA IL VIA LIBERA, PER 10 ANNI, ALL’IMPORTAZIONE E ALLA TRASFORMAZIONE DI QUATTRO TIPI DI SOIA GENETICAMENTE MODIFICATA. DUE SONO DELLA MONSANTO, CONDANNATA IN FRANCIA PER L’INTOSSICAZIONE DI UN AGRICOLTORE

Perché l’Europa approvi l’immissione di prodotti alimentari Ogm sul mercato occorre, in un primo momento, il voto del Comitato europeo della catena alimentare e animale che, in mancanza di un accordo, passa il dossier al nuovo Comitato d’appello europeo introdotto dal Trattato di Lisbona, che rappresenta la fase finale nella procedura di autorizzazione. Ma senza una maggioranza qualificata che esprima un parere vincolante, la decisione finale spetta alla Commissione europea che, in questo caso, ha autorizzato il via libera, per 10 anni, all’importazione e alla trasformazione a fini alimentari e per produrre mangimi, di quattro tipi di soia geneticamente modificata: la A5547-127 della Bayer, la 356043 della Pioneer, e le 40-3-2 e Mon 87701 di Monsanto.

Ancora non si registrano reazioni dalle varie associazioni che, in tutta Europa, sostengono il biologico, ma proprio oggi, dalla Francia, arriva la condanna da parte del “Tribunal de grande instance” di Lione, della multinazionale Monsanto per l’intossicazione di un agricoltore francese a causa dell’inalazione dei vapori di un erbicida, il Lasso, che l’Aiab - Associazione italiana agricoltura biologica ha definito “l’ennesima dimostrazione di come il modello agroindustriale e agrochimico sia fallimentare, perché non rispetta né l’ambiente, né il benessere degli animali, né tanto meno quello dei lavoratori”.

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