Il vino biologico, ormai, fa parte del paniere dei consumi del 29% degli europei (erano il 17% nel 2015), e questo nonostante la percentuale di chi ha bevuto vino negli ultimi sei mesi sia stata appena del 73% (contro l’82% del 2015), come racconta il report “Évolution de la consommation de vin bio en Europe”, firmato da MillésimeBio e Ipsos, su tre mercati chiave come quelli di Germania, Francia e Regno Unito, che prende le mosse da una sensibilità sempre più grande per quelle che sono le questioni ambientali.
L’81% degli europei, infatti, si dice preoccupato per il futuro del pianeta, e questo ha, inevitabilmente, delle conseguenze sulle abitudini di consumo: per il 77% è importante conoscere l’origine dei prodotti, il 63% ritiene il biologico una scelta migliore per la salute, e così il 48% degli europei acquista spesso prodotti bio. Tra cui, come visto, il vino, con il 36% dei francesi che acquistano abitualmente etichette bio, ben più del 27% dei britannici e del 23% dei tedeschi.
La percentuale dei consumatori europei che ha invece bevuto almeno una volta un vino biologico è del 39% (contro il 30% del 2015). Anche in questo caso, i francesi sono molto più numerosi (54%), con il 33% dei tedeschi e ed il 29% dei britannici. Si tratta, essenzialmente, di un consumatore piuttosto giovane, visto che il 46% di chi ha approcciato le produzioni bio ha meno di 36 anni, mentre il 38% ha più di 55 anni. Anche il livello di educazione è un fattore di disparità - con il 48% dei diplomati che beve vino bio, contro il 25% di chi non è diplomato -, così come il luogo di residenza, con il 75% di chi vive a Parigi (quasi il doppio della media) che beve vino biologico.
Tornando alle implicazioni ambientali delle proprie scelte di consumo, il 61% degli europei considera il vino bio più rispettoso dell’ambiente: è uno dei principali motivi per cui viene scelto allo scaffale, citato dal 54% degli europei (dal 58% dei tedeschi, dal 54% dei francesi e dal 50% dei britannici), davanti alla semplice curiosità per un prodotto diverso (40%) e al fatto che sostiene una filiera più equa e sostenibile a livello economico e sociale (35%).
In media, gli europei spendono 13,90 euro per una bottiglia di vino bio, contro gli 11 euro per una bottiglia di vino convenzionale: uno scarto di ben 2,90 euro, dai 50 centesimi del 2015, che conferma l’importanza, nelle intenzioni del consumatore, della giusta remunerazione al produttore, specie se medio-piccolo e che lavora nel rispetto dell’ambiente. Il 63% degli europei, è disposto a pagare di più per un prodotto che aiuti a preservare l’ambiente, rispetto al 57% del 2015. Persino la pedagogia ha un suo ruolo nello spiegare il consumo di vino bio: il 38% degli europei che non ne hanno mai acquistato una bottiglia si considerano male informati. Paradossalmente, il 7% in più del 2015, come se la necessità di avere maggiore informazioni sul vino bio procedesse di pari passo con la crescita della sua popolarità. Il 36% dei consumatori, invece, indica come freno all’acquisto il prezzo troppo alto, e il 23% la difficoltà di reperire i vini biologici in negozio.
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