02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

La Corte d’Appello di New York dà ragione all’industria delle bevande: tornano le bibite zuccherate extralarge, abolite dall’ex sindaco Michael Bloomberg per difendere la salute dei propri cittadini

Prima ancora che Michelle Obama diventasse first lady e, da Washington, iniziasse la sua campagna per un stile di vita più sano, specie tra i giovani, fatto di rinunce ai cibi grassi e di riscoperta delle bontà della terra, ci aveva pensato il film documentario “Super Size Me”, nel 2004, a denunciare i danni di una dieta fatta di eccessi, come quelli, appunto, delle mega porzione dei fastfood americani. Tanto che, anni dopo, l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, aveva deciso per una misura eccezionale: il divieto di vendita delle maxi bibite zuccherate nella città, sostenuto poi dall’attuale primo cittadino, Bill de Blasio. Un misura in favore della salute pubblica, ma ritenuta “arbitraria” dalla Corte d’Appello dello Stato, che infatti l’ha respinta.
In un documento di 20 pagine, il giudice della Corte d’Appello di New York, Eugene F. Pigott, ha motivato la decisione sottolineando come che il Consiglio della salute cittadino “ha superato l’ambito della sua autorità di regolamentazione”. La norma vietava le bevande “extralarge” a base di soda (quelle al di sopra del mezzo litro) in ristoranti, cinema, stadi, teatri e carretti ambulanti. Il provvedimento, pensato per combattere l’obesità, soprattutto dei più giovani, aveva sin da subito scatenato le ire dell’industria del settore e dei commercianti, alimentando l’annosa questione su quanto i governi municipali possano spingersi in avanti nel tutelare la salute dei propri cittadini.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli