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LA CRISI NON RISPARMIA IL CAFFÈ: IN ITALIA I CONSUMI “TORNANO AI LIVELLI DI CINQUE-SEI ANNI FA, CON LA DOMANDA SCESA NEL 2011 A 5,68 KG A PERSONA. CAMBIANO LE ABITUDINI DEL MEDITERRANEO: PIÙ CAFFÈ A CASA, QUALITÀ MENO CARE”. COSÌ IL “FINANCIAL TIMES”

Ristretto, lungo, macchiato e in molti altri modi si beve il caffè in Italia, vero e proprio rito per gli italiani, un must, ma la crisi non ha risparmiato nemmeno questo e nel Belpaese, infatti, ma non solo, i consumi “tornano ai livelli di cinque o sei anni fa”. Parola del quotidiano britannico “Financial Times”: “in Italia - spiega il quotidiano finanziario - la domanda di caffè lo scorso anno è scesa a 5,68 kg a persona, la più bassa in sei anni”. Oltre al calo dei consumi, il quotidiano descrive anche un cambio di abitudini: “i popoli del Mediterraneo - dice Max Fabian, ad del produttore leader italiano Demus - bevono più caffè a casa e optano per le qualità meno care. E così anche i prezzi ne risentono: il costo della qualità arabica sul mercato di New York è sceso del 40% rispetto allo scorso anno, quando raggiunse il record dagli anni ’70”.

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