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LA CRISI PICCHIA E ANCHE L’OCCUPAZIONE NE PAGA LE CONSEGUENZE, CON L’OCCUPAZIONE GIOVANILE, IN ITALIA, CHE HA SUPERATO IL 40%. MA C’È UN MESTIERE CHE RESISTE, ANZI CRESCE: È IL CUOCO, CON ASSUNZIONI IN CRESCITA E GIOVANI SEMPRE PIÙ INTERESSATI

Non Solo Vino
Il cuoco un mestiere che resiste alla crisi

La crisi picchia e anche l’occupazione ne paga le conseguenze: gli ultimi dati Istat, per esempio, parlano di una disoccupazione giovanile che, in Italia, ad agosto è salita a livelli mai vista, al 40,1%, in crescita del 5,5% sul 2013. Eppure, qualche piccola nicchia resiste, anzi cresce, e come spesso capita è legata all’agroalimentare e all’enogastronomia. È il caso del mestiere di cuoco, la cui richiesta sul mercato continua ad aumentare . Emerge dal rapporto di “Excelsior Unioncamere” secondo cui, nel secondo trimestre dell’anno, le assunzioni di cuochi sono aumentate del 20% sul trimestre precedente. Ed è un mestiere che, probabilmente anche al grande risalto mediatico che i vari Carlo Cracco, Gordon Ramsey, Antonino Cannavacciuolo e così via, diventa sempre più ambito: una ricerca condotta dal sito www.ilgustofascuola.it, il portale di Federalimentare, registra che su 1.000 giovani studenti, ben due su dieci sognano di diventare chef, mentre 9 su 10 vorrebbero migliorare le loro conoscenze di cucina.

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