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La dieta mediterranea può allungare la vita di quasi 5 anni: a dirlo il Barilla Center for Food & Nutrition, che per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione aggiorna la piramide alimentare “raddoppiandola” in doppia piramide alimentare e ambientale

La dieta mediterranea non è solo il modello alimentare migliore per prendersi cura della propria salute e dell’ambiente, ma potrebbe essere anche “l’elisir di lunga vita” che tutti cercano. Ad affermarlo è il Barilla Center for Food & Nutrition, citando uno studio scientifico che ha mostrato come scegliere questa dieta possa incidere in maniera determinante anche sulla longevità, con un impatto paragonabile a quello che si osserva tra fumatori e non fumatori.
Secondo lo studio un’alta aderenza a questa dieta, rispetto a chi adotta altri modelli alimentari, può infatti tradursi in circa 4,5 anni di aspettativa di vita in più, senza contare il fatto che una dieta nutrizionalmente corretta può anche ridurre l’impatto ambientale della vita dell’uomo. E proprio per aumentare la percezione pubblica del rapporto tra alimentazione e ambiente, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si terrà il 16 ottobre, il Barilla Center ha “aggiornato” la piramide alimentare in doppia piramide alimentare e ambientale: il nuovo modello verrà discusso al Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione n. 7 (Milano, 1 dicembre). La produzione di cibo è infatti l’attività umana che contribuisce maggiormente ai cambiamenti climatici (31%), superando il riscaldamento degli edifici (23,6%) e i mezzi di trasporto (18,5%). “L’attuale sistema agroalimentare è fondato su un’errata percezione del valore del cibo e su una visione miope di come debba essere prodotto e consumato. Finora non si è tenuto conto della scarsità delle risorse naturali - acqua, terra e aria - e dei danni arrecati dalla malnutrizione e per questo tutti noi siamo chiamati a dare il nostro contributo, anche piccolo, partendo dalle scelte alimentari che facciamo. Adottare un modello come la dieta mediterranea, seguendo i principi della doppia piramide, può essere una soluzione”, ha spiegato Luca Virginio, vicepresidente del Barilla Center. Il centro di ricerca ha anche identificato alcune località al mondo identificate come “Luoghi della longevità”, dove la popolazione vive più a lungo della media e l’incidenza di malattie cardiache è molto bassa. Per l’Italia c’è la Sardegna: le popolazioni di questi luoghi hanno alcuni tratti comuni, ovvero dieta vicina al modello mediterraneo, attività fisica quotidiana, atteggiamento positivo nei confronti della vita e convivialità.
Infine, il Barilla Center for Food and Nutrition, insieme con la Fondazione Thomson Reuters, presenterà durante il Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione un premio per chi meglio saprà rappresentare, tramite parole, foto e video, i paradossi del cibo, oltre a proporre soluzioni su come combatterli. Il premio, battezzato “Food Sustainability Award”, è stato creato per dare la possibilità di approfondire le tematiche legate a cibo, consumo di risorse e esternalità ambientali negative sui media.

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