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“La faccia ce l’abbiamo messa tutti e dobbiamo farcela tutti”: parola del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su Expo2015. Il Ministro Martina: “presenteremo Carta di Milano. Ambizione Italia è contribuire a sicurezza alimentare mondiale”

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

“La faccia ce l’abbiamo messa tutti e dobbiamo farcela tutti”: con queste parole il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riporta l’Agenzia Ansa, ha concluso il suo saluto al Quirinale per la cerimonia, ieri, di presentazione, in grande stile, di Expo2015.

Un’esortazione a “governanti e rappresentanti delle istituzioni” in vista di quell’“impresa di enorme portata” che sarà l’Esposizione universale. “Connettere il dibattito che si animerà a Milano in quei mesi alla discussione sui prossimi obiettivi del Millennio che le Nazioni Unite affronteranno proprio alla fine del 2015 - ha detto il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, illustrando, al Presidente della Repubblica, il percorso di Expo - segna già una precisa responsabilità dell’Italia e di Expo2015. E contribuire così ad aprire la strada per una vera global food security e policy carica l’Italia di una doverosa ambizione che noi espliciteremo nella Carta di Milano che verrà presentata alla fine del semestre di Expo”.

Alla presentazione al Quirinale di Expo2015 e del suo programma di avvicinamento, con il Ministro Maurizio Martina, presidente della Commissione di Coordinamento per le attività connesse all’Expo2015, c’era l’ad e Commissario Unico per Expo 2015 Giuseppe Sala ad illustrarne i capisaldi al Capo dello Stato davanti a una platea colma di personalità: dai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e dell’Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini e il Governatore della Lombardia Maroni, al presidente uscente di Federalimentare Filippo Ferrua ed il suo successore Luigi Scordamaglia, ai n. 1 delle organizzazioni agricole, nonchè celebrities dello spettacolo come Andrea Bocelli, testimonial dell’evento.

Napolitano ha espresso “la convinzione che nonostante la rappresentazione che si dà dell’Italia come Paese perennemente conflittuale e irrimediabilmente diviso, diamo la prova che sulle grandi scelte sappiamo esprimere una visione comune e l’interesse generale”. Che le zone di luce sulla prossima Expo siano tante, nonostante le problematiche organizzative e giudiziarie attraversate, è stato più volte sottolineato nell’incontro al Quirinale. Per Sala questa manifestazione “può e deve essere l’Expo della fiducia”. Tra i segnali di “una voglia crescente di Expo 2015”, il commissario unico evidenzia gli oltre 6,5 milioni di biglietti già richiesti e gli oltre 100.000 candidati a far parte dello staff interno. Il Ministro Martina ha invitato a considerare Expo “un motore di riforma nazionale, occasione per ripartire nei territori”.

Intanto La Lombardia torna a batter cassa presso il Governo per avere i 25 milioni di euro per i nuovi servizi di trasporto per Expo. “Abbiamo chiesto al Governo di sostenere questa spesa. Non abbiamo avuto risposta ma continueremo a chiedere al governo le risorse necessarie”, ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Alberto Cavalli nella conferenza stampa di presentazione del piano di investimenti di Rfi. La controllata Fs ha annunciato oggi un investimento di 3,8 miliardi di euro per potenziare il trasporto ferroviario lombardo anche in vista di Expo 2015, secondo il piano di investimenti 2014-2017. Nel dettaglio, il programma prevede il “potenziamento delle stazioni, in particolare quelle che saranno interessate da Expo”, come ha spiegato l’ad di Rfi, Maurizio Gentile. Intanto, dopo il biglietto da visita lasciato al Quirinale, Expo2015 in serata ne ha consegnato uno anche all’Europarlamento dove è spettato al commissario per il Padiglione Italia Diana Bracco fare il punto organizzativo.

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