La griffe del Trentodoc Ferrari prosegue la propria inarrestabile ascesa, anche fuori dai confini nazionali, e diventa un’azienda “a tutto pasto”. Oltre al Trentodoc e al Prosecco con Bisol, ma anche ai vini umbri con la Tenuta Castelbuono a Montefalco, senza dimenticare l’acqua Surgiva e la grappa Segnana, ora il gruppo Lunelli investe sull’amaro, con l’acquisto dell’azienda Dell’Elmo Saracini, produttrice dello storico Amaro Re Laurino.
Un settore, quello degli amari, in forte espansione perché i trend del momento etichettano questo prodotto con una versatilità sconosciuta fino a qualche anno fa: non più, dunque, l’amaro viene consumato soltanto come digestivo ma anche come base di partenza per la realizzazione di cocktail e aperitivi. In più l’Amaro Re Laurino ha una forte connotazione con il territorio, quello del Trentino, una terra sicuramente cara alla griffe delle bollicine.
Che adesso ha nella propria rosa ha un nuovo “asso” da giocare in un ruolo fino a questo momento scoperto, come riporta il quotidiano locale “Trentino” (www.giornaletrentino.it) attraverso le parole del presidente del Gruppo, Matteo Lunelli, che guarda a quello che potrà essere il domani del prodotto. “Non c’è dubbio che un amaro trentino, ma anche italiano, di alta qualità ha un suo futuro ed è per questo che la nostra azienda ha dimostrato subito interesse all’acquisto alcuni mesi or sono”. Il “portafoglio” della Ferrari, così, si arricchisce di un altro marchio importante con cui magari brindare agli ultimi ottimi risultati conseguiti. La domanda del Ferrari per quest’anno, a quanto pare, è addirittura superiore alla disponibilità.
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