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POLITICA EUROPEA

La Fev chiede al Governo spagnolo che il vino sia una priorità del Semestre Ue

I produttori iberici chiedono un appoggio forte al settore in Europa ed un’accelerata nelle relazioni commerciali con i Paesi Terzi
BRUXELLES, FEV, INTERNAZIONALIZZAZIONE, SPAGNA, UE, vino, Mondo
La Spagna del vino

Il vino italiano, che da tempo si batte in ambito Ue contro gli attacchi di politiche salutiste che ne minano il valore storico, culturale e alimentare, ha un alleato prezioso: la Spagna. Primo Paese al mondo per superfici vitate, terzo in termini produttivi, di certo non sorprende che si compatti a difesa degli interessi di un comparto di primo piano della propria economia. Alzando sensibilmente l’asticella. Qualche giorno fa, infatti, la Federación Española del Vino (Fev), riunitasi in Assemblea Generale, ha chiesto al Governo di Madrid, in vista del Semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea (dall’1 luglio, ndr) un appoggio forte e deciso al settore del vino in Europa e nei contesti internazionali di fronte alle iniziative volte a stigmatizzare il consumo di vino senza tenere in conto il suo legame con la Dieta Mediterranea e con la gastronomia, così come ad una serie di valori che vanno dalla sostenibilità alla tenuta sociale dei territori, dallo sviluppo socioeconomico delle zone rurali al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese.

In sostanza, è la stessa linea adottata dalla filiera del vino italiano, ma Emilio Restoy, presidente Fev, ha voluto sottolineare come la prossima Presidenza spagnola della Ue rappresenti una piattaforma importante per ribadire la necessità di difendere la legislazione armonizzata ed il mercato unico di fronte a sfide come quella lanciata dall’Irlanda, con il suo regolamento sull’etichettatura delle bevande alcoliche.
“Osserviamo con preoccupazione come questa legge, che continua a fare passi avanti, potrebbe costituire un precedente molto dannoso per l’immagine e la reputazione del nostro settore nel breve termine, e uno svantaggio competitivo molto importante rispetto ai Paesi del nuovo Mondo”, ha detto Restoy. Che ha quindi ricordato la centralità di un altro aspetto: l’internazionalizzazione del settore, che passa per l’approfondimento delle relazioni commerciali dell’Unione Europea con i Paesi Terzi. Nello specifico, accelerando la ratifica dell’accordo con il Mercosur, l’avanzamento delle trattative con l’India e l’intensificazione dei negoziati con gli Stati Uniti, “per evitare, a tutti i costi, la reintroduzione dei dazi sul vino che, da quasi due anni, fanno tanti danni al nostro settore”.

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