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VERSO LA RACCOLTA

La Franciacorta è il primo grande territorio del vino italiano a dare via alla vendemmia 2022

Al via la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Il Consorzio del Franciacorta: “vendemmia precoce ma molto interessante”

Se i primi sporadici grappoli sono stati raccolti già in Sicilia, il primo grande territorio d’Italia a dare organicamente alla vendemmia 2022 è la Franciacorta, terra d’elezione per la spumantistica metodo classico tricolore. “Da oggi la Franciacorta dà il via alla vendemmia: in alcune zone, ad esempio a sud del Monte Orfano qualche grappolo è già stato staccato nel weekend, a partire da oggi anche nel resto della denominazione parte la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco e proseguirà nelle prossime settimane a seconda delle aeree”, spiega una nota del Consorzio, guidato da Silvano Brescianini. “Annata decisamente singolare la 2022, partita con presupposti ideali, ottimo carico produttivo e stato sanitario, l’andamento meteo caldo e secco, in particolare dei mesi di giugno e luglio, sta mettendo alla prova vigne e viticoltori”, racconta Flavio Serina, responsabile dell’Area Ricerca e Sviluppo del Consorzio Franciacorta, che aggiunge: “le piogge dell’ultima settimana di luglio stanno mitigando le situazioni di stress idrico creando i presupposti per una vendemmia decisamente precoce ma che mantiene prerogative molto interessanti”.
Il germogliamento, quest’anno, spiega il Consorzio, è avvenuto in linea con gli ultimi anni. Nelle zone più precoci il germogliamento dello Chardonnay è iniziato intorno a fine marzo, mentre in quelle più tardive verso i primi dieci giorni di aprile, stessa cosa, giorno più, giorno meno è avvenuto per il Pinot nero. La fioritura è stata decisamente anticipata, circa di una settimana, sull’ultimo triennio. Si sono verificati due eventi grandinigeni a fine maggio e primi di giugno con danni consistenti ma molto localizzati, che quindi non hanno compromesso il potenziale produttivo della denominazione. Inoltre la precocità dell’evento non ha creato ulteriori problemi fitosanitari: lo stato è infatti ottimo. Dal punto di vista meteorologico l’annata è stata caratterizzata da piogge molto ridotte. “Si può notare, infatti, come il 2022 presenti una piovosità, per i primi sei mesi dell’anno, di 189 millimetri, meno della metà della media dell’ultimo quinquennio, 418 millimetri. Da aggiungere che in luglio la temperatura media è stata nettamente superiore alla media degli ultimi quattro anni”.
Il perdurare di questa situazione con assenza di piogge e temperature elevate ha causato in alcune aree, caratterizzate da terreni più sciolti o nei vigneti più giovani, condizioni di stress idrico. I vigneti mediamente hanno reagito bene a questa situazione eccezionale, ma sicuramente le piogge dell’ultima settimana ha dato respiro alla zona centrale della Franciacorta. “Gli ultimi due mesi sono stati caratterizzati da caldo senza tregua e quasi totale assenza di precipitazioni - spiega Mario Falcetti, nel cda del Consorzio Franciacorta (con delega tecnica) - l’insieme di questi due fattori ha fatto presagire qualche situazione di stress, migliorata grazie alla pioggia dell’ultima settimana”. Le stime di produzione considerate ottime fino al mese di maggio sono state riviste a seguito dell’assenza di pioggia degli ultimi due mesi, ma rimangono buone, si potranno stimare con più precisione a vendemmia terminata. “La Franciacorta arriva da un 2021 molto positivo, dove per la prima volta abbiamo superato i venti milioni di bottiglie, il primo semestre 2022 riporta una crescita in volumi stimati sul totale delle aziende pari al 14,3% sul primo semestre dell’anno 2021, ma purtroppo arriviamo da annate non generose e alcune cantine sono costrette a rimandare ordini per mancanza di prodotto; abbiamo bisogno di una vendemmia buona e ci auguriamo che il tempo delle prossime settimane sia favorevole”, conclude il presidente Silvano Brescianini.

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