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LA GASTRONOMIA DIVENTA TEATRO: E' BOOM DEGUSTAZIONI-SHOW. IN UMBRIA PER FRANTOI APERTI, IN TOSCANA PER CHIANTI E VIN SANTO, IN VAL D'AOSTA PER ARTIGIANATO E E GASTRONOMIA

Sul palcoscenico un prodotto enogastronomico e un cuoco. Di fronte, il pubblico attratto dall'esperienza emozionale di conoscere, spesso riscoprire, un alimento o un vino attraverso suggestioni, ambientazioni, suoni e rappresentazioni. E' la formula del Teatro del gusto, lanciata da Slow Food, al Salone biennale di Torino, e dalla Città del Gusto a Roma, per far vedere ai fornelli come lavorano i grandi nomi della ristorazione.
"Sul palco e sul set - racconta lo scenografo del canale televisivo Raisat-Gambero Rosso, Filippo Sciortino - la priorità é quella di esprimere l'appetibilità di una pietanzà attraverso la vera preparazione di piatti che poi, a fine spettacolo, vengono regolarmente mangiati. Cosa che non può avvenire con il cibo fotografato per le pubblicazioni dove i prodotti risultano bellissimi ma ingannevoli al palato, con lasagne in balza di legno o smalti come glassa di cioccolato. Per rappresentare still-life una ricetta - continua lo scenografo - è importante non dare nulla per scontato nella narrazione, riassumere più volte la procedura di preparazione della pietanza e mettere in sequenza tutti gli alimenti che andranno in cottura, cercando di lasciare per ultimi frutta e verdura che, nel tempo, possono perdere la brillantezza del colore. Per le cotture lunghe, inoltre, bisogna avere l'accortezza di avere, ad esempio, due o tre tacchini precotti a diversi stadi. La mise en place sarà così compatibile con i tempi dello spettacolo e il grado di attenzione del pubblico che é il più eterogeneo, dai cuochi professionisti ai single ai primi approcci con i fornelli".
La febbre da rappresentazione dal vivo è stata colta dal Centro Agroalimentare dell'Umbria che ha aperto un teatro-tenda del gusto a Bastia Umbria (Perugia). "Il Teatro del Gusto, con la collaborazione degli esperti nutrizionisti e gastronomi dell'Università dei sapori - annuncia il presidente del Centro agroalimentare Vinicio Bottacchiari - ospita, da domani a venerdì, un laboratorio didattico che coinvolgerà 1.500 studenti, per presentare, attraverso l'esercizio dei cinque sensi, l'olio extravergine d'oliva Dop Umbria in vista della manifestazione con 25 Frantoi Aperti nel fine settimana.
Il percorso polisensoriale è un insieme di suggestioni d'Umbria alla riscoperta di suoni evocativi, profumi inebrianti, sensazione tattile, rappresentazioni delle arti figurative e del piacere del gusto che invitano il visitatore a rovesciare l'approccio conoscitivo classico al prodotto alimentare. Il percorso prosegue entrando nella biblioteca dei profumi: un ricco olfattorio in cui le cultivar autoctone si lasciano odorare per stuzzicare la memoria olfattiva del pubblico".
Anche gli otto comuni del Chianti Senese e Fiorentino si preparano a mettere a nudo il territorio attraverso l'intrattenimento, con la manifestazione Chianti d'Autunno: il Chianti fra sacro e profano, dal 3 al 13 novembre, si punta a valorizzare le due anime del territorio: quella "sacra", attraverso la riscoperta di pievi e di abbazie, e quella "profana", legata alla musica, la fotografia e l'enogastronomia. In cartellone 'jazz&wine', degustazione accompagnata da musica jazz, la Jelly Roll Tuba Band, una marching band che attraverserà le strade del vino simbolo della Toscana, l'attore Vito e l'autore comico Davide Dalfiume parleranno di cibo e Lisetta Luchini e "Riccardo Marasco & i musici di Acanto" si esibiranno in canti della tradizione popolare.
Il progetto "Valle d' Aosta in tutti i sensi", con l'obiettivo di far conoscere gli aspetti culturali più nascosti della regione, ha messo in scena, quest'anno, gastronomia e artigianato della Vallée nelle piazze di Torino, Milano e Genova con lo spettacolo "Una terra altra". Resta solo un dubbio: ma poi si va a mangiare qualcos'altro, dopo teatro?.

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