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La giunta Raggi chiude il Mercato Amico di Coldiretti a Roma: i ristoratori si uniscono alla protesta, non potendo più offrire i menù con piatti sani e a km 0. Promessa presto la riapertura, ma intanto viene lanciato l’ashtag #giùlemanidalmercato

Uno dei più riusciti esperimenti di farmer’s market, il Mercato Amico organizzato da Coldiretti in un capannone di via di San Teodoro, è stato chiuso dalla giunta Raggi. Il mercato era attivo dal 2009 ed è famoso in tutta Italia, visitato anche dai turisti: dava la possibilità di accorciare la filiera del prodotto, promuovendone la qualità. I produttori vendevano i loro prodotti biologici, sani e a km 0 direttamente ai consumatori, o ai ristoratori. La chiusura sarebbe dovuta alla scadenza della concessione del capannone che ospita il mercato, e il comune non ha prorogato il permesso. I portavoce della giunta Raggi sostengono di aver agito seguendo le regole: “il comune rivendica di avere operato nel rispetto della legalità. Anche noi siamo dalla parte della legalità, sempre e comunque. Tanto è vero che da più di tre mesi stiamo sollecitando l’amministrazione a pubblicare il bando per riassegnare lo stabile di San Teodoro. Sforzo vano il nostro, perché del bando, al quale la Fondazione Campagna Amica risponderà, non vi è traccia e questo ritardo penalizzerà sia gli imprenditori agricoli, sia migliaia di famiglie romane.”
Così da sabato 11 febbraio, nella via dove si teneva il Mercato Amico, adesso i produttori protestano, ma non solo loro: tanti consumatori hanno firmato la petizione. E moltissimi ristoratori, che avendo adottato il “concept” di cucina biologica, sana e a km 0, adesso non possono più offrire piatti della tradizione romana con questi ingredienti e quindi costretti a cambiare i loro menù, si sono uniti nell'esprimere il loro disappunto: dal ristorante più antico di Roma “La Campana” in Piazza Navona allo storico ristorante di Trastevere “Gino 51”, dalla famiglia Trabalza, titolare del ristorante “Sora Lella” sull’isola Tiberina, che ricorda che la collaborazione con gli agricoltori di Campagna Amica permette di fornire prodotti di alta qualità al giusto prezzo, ad Angelo Belli che gestisce l’ attività di ristorazione “Urbana 47” nel centrale rione Monti, basata sulle buone materie prime del territorio dai piccoli produttori locali, fino all’Hotel “Forum”, il quartier generale di Beppe Grillo quando è a Roma, che tradizionalmente acquistava la ricotta fresca da una azienda terremotata di Campagna Amica nel mercato dei contadini. Anche il bistrot “Cafè Faenas” sollecita una soluzione rapida, onesta e irreprensibile del caos che si è generato.
“Il Mercato al Circo Massimo è una risorsa della Capitale che ha inaugurato un nuovo modo di promuovere l’economia locale e il consumo consapevole studiata ed imitata in tutto il mondo. Cogliamo positivamente anche le aperture che vengono dal Comune ma - afferma la Coldiretti - continuiamo la battaglia insieme ai ristoratori e ai consumatori per consentire agli agricoltori di riprendere serenamente al più presto la propria attività senza rischiare pesanti multe. Per difenderla sono stati organizzati presidi e blitz non stop, raccolta di firme a sostegno del mercato da parte dei cittadini che hanno già aderito in migliaia, ma anche una tempesta di tweet #giulemanidalmercato e l’avvio di un "mail bombing non stop" (invio massiccio di email per chiedere l’immediata riapertura del mercato) all’indirizzo del Sindaco Virginia Raggi e dell’Assemblea capitolina”.

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