LA GRANDE CUCINA NON È UN AZZARDO. E SI PUNTA SUL SICURO, CON QUELLA D’AUTORE: AL CASINÒ CAMPIONE D’ITALIA, TRA ROULETTE, SLOT MACHINE E BLACK JACK, I PROTAGONISTI SARANNO GLI CHEF “3 STELLE MICHELIN” PER “INTERNATIONAL BEST CHEF”

La grande cucina non è un azzardo. Ecco perché, nel tempio del gioco e della fortuna, si punta sul sicuro, con quella d’autore: al casinò campione d’Italia, tra roulette, slot machine e black jack, i protagonisti saranno gli chef “3 stelle Michelin” per “International best chef” (25-27 ottobre, www.internationalbestchef.ch), evento che, partendo dal casinò più grande d’Europa (progettato da Mario Botta), vuole portare i ristoranti stellati in giro per il mondo. Le prime due grandi firme che porteranno per una sera il loro ristorante tra i tavoli da gioco sono “Da Vittorio” di Brusaporto (Bergamo), con i fratelli Enrico e Roberto Cerea, e “Le Calandre” di Sarmeola di Rubano (Padova), con Massimiliano Alajmo. Il terzo nome ancora non si conosce. Le puntate sono aperte: in lizza “L’Osteria Francescana” di Modena di Massimo Bottura, “Al Sorriso” a Soriso (Novara), “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio (Mantova), “Enoteca Pinchiorri” a Firenze, e “La Pergola” del Rome Cavalieri a Roma. Su chi “scommettere”?