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LA GUIDA DEI RISTORANTI DEL “GAMBERO ROSSO”: AL TOP FULVIO PIERANGELINI E GIANFRANCO VISSANI

Anche la Guida del “Gambero Rosso”, dopo L'Espresso, sceglie una diarchia e insedia al vertice della cucina italiana Fulvio Pierangelini e Gianfranco Vissani: sono loro infatti a guidare con 56 punti su 60 la classifica delle “Tre forchette” della Guida 2004 di Stefano Bonilli.
La Guida (oggi alla Città del Gusto), però, assegna a Pierangelini e al suo ristorante di San Vincenzo (Livorno) la preminenza assoluta, con 96 punti, rispetto ai 94 punti di Vissani comprendendo l’insieme della performance dei due chef nei loro locali. E così se la cucina è pari, la cantina vede Pierangelini a 19 punti e Vissani a 17; il servizio 8 punti al primo e 10 al secondo, l’ambiente è pari per tutti e due mentre per il bonus assegna 4 punti a Pierangelini e 2 a Vissani.
Sotto la coppia, la Guida (che ha preso in esame 2.232 locali in 1.263 località) premia a pari merito l’Ambasciata di Quistello, la Pergola dell'Hilton, Don Alfonso 1980, L’Antica Osteria del Teatro, l’Enoteca Pinchiorri, Caino, La Siriola.
Sotto loro quattro outsider, ovvero quattro giovani che come ha detto Bonilli “hanno costruito la loro scalata ai vertici puntando ad un vero equilibrio tra tradizione e innovazione”. Sono Massimiliano Alajmo, delle “Calandre” a Rubano, Norbert Niederkofler, del S.Hubertus a Badia, Antonio Cannavacciuolo del Villa Crespi a Orta San Giulio, e Gennaro Esposito della Torre del Saracino a Vico Equense. Dal vertice della classifica escono invece Paolo Teverini di Bagno di Romagna, la Tenda Rossa di San Casciano di Val di Pesa, Guido Costigliole di Asti, e la Stua del Michil di Corvara in Badia.
Anche in questo caso, come per L’Espresso, il “Gambero Rosso” (pagine 608, 20 euro) testimonia che si mangia meglio in provincia che in città (a parte Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, il Desco a Verona, e l'Antica Osteria del Teatro a Piacenza). Il primato della provincia è segnato anche dalle migliori trattorie premiate con i “Tre Gamberi”: su 12, ben 11 sono fuori dalla città.
Ecco il vertice dei ristoranti italiani secondo la Guida del “Gambero Rosso”. Nella classifica, oltre la cucina - che vede a pari merito “Gambero Rosso” di Pierangelini e Vissani - sono presi in considerazione la cantina, il servizio e l’ambiente. In alcuni casi, si aggiunge un bonus definito “una sorta di indice di piacevolezza”.
Tutto questo insieme porta alla classifica finale:
- 96 punti: Gambero Rosso, San Vincenzo
- 94 punti: Vissani, Baschi
- 93 punti: Ambasciata, Quistello
- 93 punti: La Pergola dell’Hilton, Roma
- 92 punti: Dal Pescatore Canneto sull’Oglio
- 91 punti: Da Caino, Montemerano
- 91 punti: Don Alfonso 1980 Sant'Agata sui Due Golfi
- 90 punti: Antica Osteria del Teatro, Piacenza
- 90 punti: Le Calandre, Rubano
- 90 punti: Il Desco, Verona
- 90 punti: Enoteca Pinchiorri, Firenze
- 90 punti: La Madonnina del Pescatore, Senigallia
- 90 punti: La Siriola de l’Hotel Ciasa Salares, Badia
- 90 punti: St. Hubertus de l’Hotel Rosa Alpinà Badia
- 90 punti: Torre del Saracino, Vico Equense
- 90 punti: Villa Crespi, Orta San Giulio.

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