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LA “LEGGE ANTIFRODI” NON RIENTRA NEL DECRETO “TAGLIA LEGGI”. CONFAGRICOLTURA CHIEDE, PERO’, UN RIGOROSO PERSEGUIMENTO DELL’AZIONE DI CONTROLLO ED UN INASPRIMENTO DELLE SANZIONI PER CHI ADULTERA I PRODOTTI

Confagricoltura prende atto con soddisfazione delle precisazioni fornite dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio (ed anche dal Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan) che la “legge anti-frodi” (n. 283/62), relativa alla disciplina igienica della produzione e della vendita degli alimenti, non rientra tra quelle soppresse dal decreto “taglia leggi” e che quindi deve ritenersi tuttora in vigore.

“E’ importante che non si abbassi la guardia sull’adulterazione e sulla sofisticazione dei cibi - commenta Confagricoltura - anche se un aggiornamento delle disposizioni della normativa in vigore sarebbe auspicabile, visti i grandi passi avanti sulla sicurezza alimentare fatti negli ultimi anni dalla legislazione europea. Comunque è certo che, sino a quando non si provvederà ad una riforma organica della materia, nessun venditore di alimenti che non rispetti le norme di igiene, che conservi male i prodotti o li adulteri, potrà sottrarsi alle sanzioni”.

Confagricoltura chiede un rigoroso proseguimento dell’azione di controllo e “sanzioni severissime, anche penali, pure per tutti gli operatori del comparto alimentare e dei mangimi che non rispettano l’obbligo di garantire la rintracciabilità degli alimenti in tutte le fasi della filiera “dalla terra alla tavola” compromettendo così il sistema di allerta rapido, che permette di ritirare dal mercato tutti i lotti di prodotto considerati a rischio”.

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