Arriva da Forlì, è professionista da 14 anni e negli ultimi 4 si è specializzata nella tecnica della “latte art”: si chiama Giulia Ruscelli ed è la miglior barista dell’anno grazie alla vittoria dell’Espresso Italiano Champion 2025, iniziativa promossa dall’Istituto Espresso Italiano (Iei), realtà che tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità e che conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di 700 milioni di euro.
Giulia Ruscelli ha battuto tutta la concorrenza ed è la prima donna a vincere questa gara nazionale, che si è svolta quest’anno a Conegliano Veneto (Treviso) nella sede di Dersut, in tema di espresso e cappuccino italiani. In un tempo di soli 11 minuti Giulia Ruscelli, che è barista al Lovo Bar e Pasticceria di Forlì, ha dovuto tarare la sua attrezzatura la macchina Rancilio Classe 20 Asb e il macinadosatore Eureka Atom 20W con sistema acqua Brita, e dimostrare di sapere preparare quattro espressi e quattro cappuccini. Al secondo posto (undici i professionisti in gara) si è classificato Tianyu Wang, al terzo posto si è piazzato Matteo Colzani.
I prodotti presentati in gara hanno rispecchiato i parametri di qualità dell’Istituto Espresso Italiano: per l’espresso una tazzina con 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola, una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con un perfetto bilanciamento di aromi del latte e del caffè.
“L’Espresso Italiano Champion - spiega Alessandro Borea, presidente Istituto Espresso Italiano - ha visto la partecipazione di decine di giovani professionisti in tutta Italia che già dalle prove di qualifica si sono confrontati e stimolati alla crescita personale e professionale in questo settore che proprio su loro punta molto in quanto ultimo anello della filiera prima del consumatore finale. Sono particolarmente felice che a vincere sia stata una giovanissima professionista, la figura femminile nel settore è sempre più fondamentale, su tutta la filiera”.
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