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La nuova ricetta italiana per sopravvivere a pranzi e cene con parenti e amici? Lo chef a domicilio

Osservatorio di ProntoPro: con le Festività alle porte, cresce la domanda, e la spesa, per gli home chef. I più richiesti? Di Milano, Roma e Napoli
Non Solo Vino
Cresce in Italia la richiesta di home chef

La nuova ricetta degli italiani per sopravvivere alla preparazione do pranzi e cene con parenti e amici? Lo chef a domicilio. Con le festività e le vacanze natalizie, sinonimo di relax, ormai alle porte, almeno a cucinare nelle case italiane ci pensano gli home chef: secondo l’Osservatorio di ProntoPro, il portale leader per la ricerca di professionisti in Italia, le richieste sono aumentate di oltre il 30% solo nell’ultimo bimestre, e il trend di crescita continua in vista di Natale e Capodanno. E all’aumentare delle richieste, cresce anche il conto: quanto si spende in media per uno chef a domicilio? 54 euro a commensale, il 37,5% in più sul 2017, e per le tavole delle feste i costi aumentano in media del 47%.
Concordare un menù per poi dedicarsi alle compere e alle chiacchiere tra amici, mentre il professionista si occupa di soddisfare i palati degli ospiti sembra essere, dunque, una scelta sempre più gettonata: anche a casa, gli italiani non rinunciano alla qualità e al buon cibo. L’indagine, condotta analizzando i costi richiesti dai professionisti per preparare il pranzo o la cena per un evento o anche un servizio a casa del cliente, mostra che la spesa varia notevolmente a seconda della città in cui ci si trova, oscillando tra i 39 e i 70 euro a commensale. Prendendo in considerazione una cena con almeno 20 persone, in Italia si spendono in media 1.080 euro. Gli chef a domicilio più cari della Penisola? Quelli di Milano e Firenze. Dal lato opposto della classifica, gli home chef di Potenza e Ancona.
Se le richieste per le feste in arrivo sono ancora in corso, dall’indagine effettuata emerge che nel 2017 sono stati in tanti gli chef a lavoro nelle case degli italiani. Tra i più richiesti, sui primi gradini del podio ci sono quelli di Milano e Roma e, a seguire, di Napoli. Il piacere per la buona tavola resta ma, a quanto pare, c’è chi non ha affatto intenzione di trascorrere le vacanze di Natale ai fornelli.
Non solo cibo. Per chi vuole lasciare i propri ospiti completamente soddisfatti, è possibile trovare anche il sommelier. Secondo i dati raccolti, nel 2018 la richiesta di questa figura professionale è raddoppiata sul 2017. I costi? Per un servizio di abbinamento cibo-vino con mescita e mise en place si spendono in media 150 euro.

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