Dall’inizio della pandemia Covid sono stati stanziati 340 milioni di euro per l’assistenza alimentare agli indigenti attraverso pacchi di cibi e forniture alle mense. A dirlo è Coldiretti che ha sottolineato la necessità di integrare queste risorse e di velocizzare i bandi per portare aiuti concreti alle persone in difficoltà. La crisi, purtroppo, avanza spedita con un milione di italiani in più in povertà assoluta (stime preliminari dell’Istat nel 2020) che fanno salire a 5,6 milioni il numero complessivo di persone in grave difficoltà.
Si tratta della punta dell’iceberg di una situazione in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per conseguenza delle limitazioni rese necessarie dalla pandemia. I “nuovi poveri” sono persone che purtroppo hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani costretti a chiudere ma anche le persone impiegate nel “sommerso” che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e che non hanno risparmi accantonati. Come molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalle limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Una novità drammatica che ha coinvolto tante persone e famiglie e che, di riflesso, ha messo in circolo aiuti e solidarietà.
“Contro la povertà - sottolinea la Coldiretti - è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici made in Italy a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid. Si è trattato della più grande iniziativa di solidarietà mai realizzata dagli agricoltori italiani resa possibile dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della “Spesa sospesa” nei mercati di “Campagna Amica” e dal contributo determinante del management dei Consorzi Agrari d’Italia (Cai) e della Coldiretti, che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024